"O raddoppiamo le vendite o chiudiamo": Stellantis avverte
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Direttore: Alessandro Plateroti

“O raddoppiamo le vendite o chiudiamo”: Stellantis avverte e l’Italia trema

Primo piano logo di Stellantis

Stellantis avverte che senza un forte aumento delle vendite di auto elettriche sarà costretta a chiudere stabilimenti.

Stellantis, frutto della fusione tra PSA e FCA, si trova al centro di una tempesta. La causa è nota: le nuove regole dell’Unione Europea e le vendite di auto elettriche che non decollano. Le conseguenze potrebbero essere gravissime, soprattutto per le fabbriche italiane. Nel frattempo, un incidente aereo causa la chiusura temporanea dell’aeroporto di Birmingham.

Il logo di Stellantis

Stellantis e il settore automobilistico verso una crisi profonda

Secondo ACEA, l’associazione dei costruttori europei, l’impatto economico delle sanzioni potrebbe superare i 15 miliardi di euro. L’allarme, spiega Motori.it, è chiaro: “Il rischio è quello di sacrificare la competitività del settore sull’altare di una transizione energetica troppo rapida“. L’industria dell’auto rappresenta oltre il 10% del PIL europeo. L’effetto domino di una crisi in Stellantis coinvolgerebbe milioni di lavoratori.

“O raddoppiamo le vendite o chiudiamo”

Le parole di Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, non lasciano spazio a dubbi: “O raddoppiamo le vendite di auto elettriche, oppure eliminiamo i veicoli a combustione interna, con la conseguente chiusura di stabilimenti“. È un avvertimento diretto all’UE, aggiunge Clubalfa.it, ma anche un segnale chiaro alle istituzioni e ai lavoratori: il tempo per adattarsi sta finendo.

Nonostante gli sforzi e le risorse investite sotto la guida di Carlos Tavares, Stellantis non ha raggiunto gli obiettivi di vendita dei veicoli elettrici. La proroga triennale sui limiti di emissioni concessa dall’Unione Europea si è rivelata insufficiente.

I numeri non bastano, e ora si rischia una multa da 2,5 miliardi di euro. Le fabbriche italiane, come Mirafiori e Pomigliano, sono tra le più esposte, mentre altrove, in Spagna, gli impianti di Vigo e Saragozza si preparano con più serenità grazie a collaborazioni come quella con CATL.

Fiat, una delle colonne storiche del gruppo, guarda con crescente preoccupazione. I suoi piani di rilancio basati sull’elettrico si scontrano con una realtà di mercato ancora poco ricettiva.

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ultimo aggiornamento: 6 Agosto 2025 17:56

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