Le nuove batterie al litio-zolfo di Stellantis, sviluppate con Zeta Energy, promettono ricariche più rapide del 50% e altre novità.
Negli ultimi anni, l’industria automobilistica ha accelerato la transizione verso l’elettrico, spingendo i produttori a cercare soluzioni più efficienti e sostenibili, la nuova strategia di Stellantis promette di cambiare tutto, vediamo ora nei dettagli.
Una tecnologia più economica e sostenibile
Il costo delle batterie, i tempi di ricarica e il peso dei pacchi batteria sono fattori chiave che influenzano l’adozione dei veicoli elettrici. Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici globali, ha annunciato una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore: le batterie al litio-zolfo.
Uno dei principali vantaggi delle nuove batterie al litio-zolfo è il costo ridotto. “Un costo per kWh più che dimezzato, ricariche più rapide del 50% e un peso notevolmente inferiore”, ha dichiarato Stellantis. Questa tecnologia sarà sviluppata in collaborazione con la texana Zeta Energy e sarà disponibile sulle auto del gruppo entro il 2030.
Oltre al vantaggio economico, le batterie al litio-zolfo offrono un’importante riduzione dell’impatto ambientale. Saranno infatti prodotte “utilizzando materiali di scarto e metano, con emissioni di CO2 significativamente inferiori rispetto a qualsiasi altra tecnologia di batterie esistente”, spiega Stellantis.
Migliori prestazioni e minore dipendenza da materiali critici
Le attuali batterie agli ioni di litio utilizzano anodi in grafite e catodi al litio-ferro-fosfato o al nichel-manganese-cobalto. Ognuna di queste tecnologie presenta vantaggi e svantaggi: le prime garantiscono maggiore sicurezza e durata, le seconde offrono una densità energetica superiore.
La tecnologia sviluppata da Zeta Energy propone un’alternativa innovativa. “I catodi delle batterie di Zeta Energy utilizzano materiali di carbonio solforati”, combinando stabilità, efficienza e costi ridotti. Inoltre, le batterie al litio-zolfo non richiedono materiali critici come cobalto, grafite, manganese o nichel, semplificando la catena di approvvigionamento e riducendo i rischi di scarsità di risorse.
Grazie a queste caratteristiche, Stellantis vede in questa tecnologia un’opportunità strategica per ridurre l’impatto ambientale e raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2038.