Saldi estivi, Confcommercio stima un forte calo degli acquisti

Saldi estivi, Confcommercio stima un forte calo degli acquisti

Le stime di Confcommercio sui saldi estivi: previsto un calo del 40 per cento a famiglia.

ROMA – Le stime di Confcommercio sui saldi estivi sono negative. Secondo lo studio dell’Ufficio Studi dell’ente, citato da TgCom24, ogni famiglia spenderà circa il 40% in meno degli anni precedenti per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro.

Gli sconti sono già iniziati in Campania, Sicilia, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Piemonte. Nel resto del Paese la corsa agli acquisti inizierà il primo agosto.

Federmoda critica con il Governo: “Le date dovevano essere uniche”

La decisione di far partire i saldi in date diverse non è condivisa da parte di Federmoda che con il suo presidente, Renato Borghi, ha precisato come “si sono create di fatto inopportune concorrenze tra territori limitrofi. I saldi, seppur imbrigliati dalle restrizioni economiche e dalle mascherine, rappresentano sempre un rito collettivo che risponde alle attese dei consumatori, almeno nel trovare il piacere dell’affare e della soddisfazione di un desiderio“.

Coronavirus negozio

Borghi: “Far ripartire il settore”

Il presidente di Federmoda approfitta delle previsioni di Confcommercio per lanciare un messaggio ai politici: “I consumi post lockdown non sono partiti, soprattutto nei centri delle grandi città dove l’elevato uso dello smart working sta creando diverse difficoltà […]“.

Per far ripartire il settore – ha aggiunto Borghi – dobbiamo trovare sinergie e collaborazioni, anche per permettere ai nostri centri di rivivere e dare maggior fiducia ai nostri connazionali […]. I saldi di fine stagione potrebbero rappresentare una risposta alle perdite registrate da oltre il 60% delle imprese dalla riapertura del 18 maggio“.

Ripartenza lenta

E’ stata una ripartenza a rilento in Italia. La riapertura delle attività non ha portato ad una crescita dei consumi sperati. L’emergenza coronavirus continua a farsi sentire con gli italiani che preferiscono risparmiare visto che, in molti, ancora non hanno ripreso a lavorare. E la proroga dello stato di emergenza rischia di peggiorare ancora di più la situazione.