Moody’s taglia le stime del PIL italiano da 1,3% a un numero tra 0 e 0,5%. E lancia l’allarme su possibili elezioni anticipate.
MILANO – Il PIL italiano subisce ancora un taglio. Questa volta a prevedere una crescita inferiore a quanto preventivato è l’agenzia di rating Moody’s che fissa la stima del 2019 tra lo 0 e lo 0,5% rispetto all’1,3% iniziale. Ad annunciarlo è Kathrin Muehlbronner, lead analyst della Penisola.
L’Istituto da Milano lancia la possibilità di un possibile ritorno alle urne in anticipo rispetto a quanto previsto: “C’è un significativo rischio – sottolinea la Muehlbronner riportata da Sky TG24 – di elezioni anticipate probabilmente già dopo le Europee. Difficile dire quale sarà il governo. La situazione al momento è poco chiara. Potrebbe esserci necessità di una nuova colazione e di conseguenza di una ulteriore incertezza politica“.
Moody’s: “Ecco di cosa ha bisogno l’Italia”
Moody’s fa il punto anche sui bisogno dell’Italia: “Il punto di partenza dovrebbero essere riforme che vanno dalla pubblica amministrazione al mercato del lavoro senza tralasciare il sistema giudiziario e ne ha bisogno da diverso tempo“.
“Qualcosa è stato implementato – sottolinea l’agenzia – ma non in grande misura. La proposta della Lega per esempio sulla semplificazione delle tasse è stata positiva ma non riteniamo che il programma di riforme sia ambizioso“.
Moody’s: “L’agenda della maggioranza non è destinata a migliorare le prospettive dell’Italia”
L’agenzia sottolinea come “l’agenda di riforme del governo non è destinata a migliorare le prospettive di crescita del Paese. Il rating abbassato a novembre 2018 non sembra destinato ad aumentare perché noi abbiamo un outlook stabile. Abbiamo assunto una crescita bassa per un paio di anni al massimo e soprattutto sotto l’1%“.
Ma la situazione italiana “non dovrebbe contagiare il resto dei Paesi o viceversa“. E sulla Brexit la Muehlbronner si è detta convinta che alla fine ci sarà “un deal oppure un qualcosa di simile“.