Anticipi e aumenti in busta paga a dicembre 2023 per i lavoratori del settore pubblico: ecco chi potrà beneficiarne.
Il prossimo mese, i dipendenti pubblici italiani riceveranno stipendi più consistenti grazie all’anticipo del pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale, maggiorata di 6 o 7 volte. Questo aumento coinvolgerà oltre 2,5 milioni di lavoratori, con importi che variano da 700 a circa 2.000 euro.
Stipendi pubblici, in arrivo gli aumenti
Buone notizie per i dipendenti statali che per il mese di dicembre vedranno un grosso aumento in busta paga. Una buona notizia, che arriva in contemporanea alle festività di Natale. L’anticipo del rinnovo del contratto, previsto tra il 15 e il 18 dicembre, sarà pagato insieme alla tredicesima.
Questo aumento, previsto per dicembre, coinvolgerà più di 2,5 milioni di dipendenti pubblici, con importi che variano da 700 a circa 2.000 euro, a seconda della categoria.
Il decreto “anticipi” stabilisce che l’attuale importo già corrisposto ai lavoratori pubblici in attesa del rinnovo del contratto venga moltiplicato per 6,7 volte e liquidato totalmente nella mensilità di dicembre. Tuttavia, le trattative per il rinnovo organico del contratto dei dipendenti pubblici si apriranno non prima del 2024.
A chi spetta l’aumento in busta paga?
Questa iniziativa è stata introdotta con il decreto “anticipi” attualmente in discussione in Senato e finanziata con 2 miliardi di euro. Tuttavia, questa misura non coinvolgerà i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, i dipendenti comunali e provinciali, né i sindaci. Si parla invece ad una platea diversa, formata da diversi professionisti tra cui medici, funzionari e insegnanti.
Un funzionario ministeriale, ad esempio, vedrà un aumento di 1.167 euro nel suo cedolino, mentre un docente della scuola dell’infanzia (con un’anzianità tra 28 e 34 anni) percepirà 1.056 euro. Storia diversa per un docente di un istituto secondario di secondo grado (con dieci anni di esperienza), che avrà otterrà 914 euro. I medici invece, riceveranno un importo “una tantum” di 1.516 euro.
Questo aumento in busta paga rappresenta un’importante novità per i dipendenti pubblici, ma solleva anche interrogativi sulle trattative per il rinnovo contrattuale e sulle modalità di distribuzione di tali fondi.
