A settembre 2024, gli stipendi dei dipendenti bancari aumenteranno di 100 euro grazie a un accordo sindacale.
Un’importante notizia riguarda circa 270mila lavoratori del settore bancario che, a settembre, vedranno un incremento di 100 euro negli stipendi.
Questo aumento, come riportato da Il Giornale, deriva dall’accordo raggiunto tra l’Associazione Bancaria Italiana (Abi), Intesa SanPaolo e le Organizzazioni Sindacali (FABI, First CISL, Fisac, CIGL, UILCA, Unisin) valido fino a marzo 2026.
Aumento di 100 euro negli stipendi: tutti i dettagli dell’accordo
L’aumento complessivo previsto dall’accordo ammonta a 435 euro, distribuito su quattro tranche. La prima di queste, pari a 250 euro, è stata già versata a dicembre 2023.
Seguiranno, dunque, 100 euro a settembre 2024, 50 euro a giugno 2025 e infine 35 euro a marzo 2026.
Questo significa che nell’arco temporale da dicembre 2023 a settembre 2024, i lavoratori del settore bancario riceveranno più dell’80% dell’incremento totale.
Come sottolineato dal Messaggero, questo aumento avrà un impatto significativo anche sulle tredicesime, ridistribuendo così gli stipendi dei vari livelli dirigenziali entro marzo 2026.
“L’accordo è stato raggiunto dopo una lunga trattativa e un serrato confronto fra tutte le parti, a testimonianza della centralità del contratto nazionale e delle relazioni sindacali,” si legge nel documento dell’Abi dello scorso novembre.
Oltre agli incrementi salariali, l’accordo prevede anche una riduzione delle ore lavorative settimanali da 37,5 a 37 ore, mantenendo la stessa retribuzione.
Questa modifica è già in atto dal 1° luglio 2024. Parallelamente, le ore di formazione retribuita aumentano da otto a tredici.
Le novità del nuovo contratto
Il nuovo contratto pone un forte accento sulla centralità della persona e sulla sostenibilità, promuovendo il “rafforzamento degli investimenti formativi delle persone funzionali al loro sviluppo professionale e personale e come elemento di sostegno all’occupazione.”
L’accordo mira a una maggiore sinergia tra il Foc e il Fondo di solidarietà, al fine di ottimizzare le risorse per l’occupazione, con un focus particolare su giovani, donne e le regioni del Sud Italia.
Un’altra innovazione significativa riguarda la “staffetta generazionale,” che prevede una maggiore inclusione dei giovani come ricambio ai senior.
Tra i vari punti dell’accordo, c’è anche l’impegno per contrastare la violenza sulle donne, con la proroga del protocollo che prevede la sospensione dei mutui per le vittime di violenza.