Un idraulico romano è stato colpito con un’ascia dal datore di lavoro dopo aver chiesto il pagamento di sei mesi di lavoro.
Un caso di cronaca nera ha scosso notevolmente la città di Roma lo scorso venerdì, quando un idraulico di 56 anni è stato brutalmente aggredito con un’ascia dal suo datore di lavoro. La vicenda si è consumata in seguito alla legittima richiesta da parte dell’uomo di essere pagato per sei mesi di lavoro non retribuito. L’aggressore, un imprenditore edile, è stato arrestato e ora dovrà rispondere delle gravi accuse.
Chiede di essere pagato: datore di lavoro lo colpisce con l’ascia
L’idraulico aveva iniziato a lavorare per una ditta edile senza mai firmare un contratto ufficiale. “Non ho mai lavorato in regola”, ha dichiarato l’uomo intervistato da Repubblica così come riporta fedelmente anche FanPage.it. Per sei mesi ha prestato la sua opera senza mai ricevere lo stipendio pattuito, una somma che ammontava a circa 1600 euro. “Prima ha detto che non aveva soldi, poi che non mi avrebbe mai pagato quella somma”, ha aggiunto.
Questa situazione di stallo ha portato l’idraulico a recarsi più volte dal datore di lavoro, fino al drammatico epilogo culminato con la feroce aggressione.
L’aggressione all’idraulico: lo sconvolgente gesto
Il datore di lavoro ha contattato l’idraulico, invitandolo a casa sua. Ma, una volta raggiunta l’abitazione, l’atmosfera è visibilmente cambiata. L’uomo si è presentato con un’ascia e lo ha colpito con violenza sulla testa, facendolo crollare a terra. La furia dell’aggressore si è poi riversata sulle braccia della vittima, mentre gli urlava contro: “Ti ammazzo, non ti pago!”.
In preda al panico, l’idraulico è riuscito a fuggire e a rifugiarsi nel portone vicino, dove vive sua sorella. I due hanno atteso insieme l’arrivo dei Carabinieri, che hanno arrestato il datore di lavoro dopo aver sporto regolare denuncia.