Stoltenberg: "La Russia è una minaccia per la sicurezza della Nato"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stoltenberg: “La Russia è una minaccia per la sicurezza della Nato”

bandiera NATO

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito la Russia di Vladimir Putin una “minaccia” per l’Alleanza atlantica.

I rapporti tra la Nato e la Russia, al quarto mese di guerra, sono decisamente più freddi che mai. È estremamente difficile pronosticare una pace tra Russia e Ucraina, ma è ancor più arduo che si prefiguri una distensione dei rapporti tra il Cremlino e Bruxelles. Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato della Russia in modo estremamente ostile, definendo la patria di Vladimir Putin una “minaccia per la sicurezza” dell’Alleanza atlantica. Queste le parole del segretario generale della Nato, in una conferenza stampa tenutasi oggi a Bruxelles.

Le dichiarazioni di Stoltenberg

La Russia rappresenta una “minaccia per la sicurezza” della Nato. Queste le parole del segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg. La Russia, definita la “più significativa e diretta” minaccia alla Nato, non ha ancora risposto a queste parole di Stoltenberg, che ha aggiunto: Sono fiducioso che Vladimir Putin capisca le conseguenze di attaccare un Paese della Nato, provocherebbe la risposta di tutta l’Alleanza: siamo preoccupati per l’aumento delle capacità militari russe a Kaliningrad”.

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Bandiera Nato

Al vertice Nato che si terrà nelle giornate di mercoledì e giovedì a Madrid, “rafforzeremo i nostri battaglioni” sulla parte est, portandoli “al livello di brigate e trasformeremo la Forza di risposta della Nato, accrescendo il numero” delle truppe, fino a “oltre 300mila”, mentre al momento l’Alleanza dispone di 40mila uomini. Queste le parole di Jens Stoltenberg. “Siamo molto vicini all’obiettivo” di spese militari per la difesa stanziate al 2% del Pil entro il 2024, afferma Stoltenberg. Il segretario generale dell’Alleanza ha anche riferito che “nove alleati hanno raggiunto o superano l’obiettivo del 2%, 19 hanno piani chiari per raggiungerlo entro il 2024, mentre altri cinque hanno preso impegni concreti per raggiungerlo dopo”.

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ultimo aggiornamento: 27 Giugno 2022 15:06

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