Indagini a Salento su presunti abusi in comunità: una giovane di 16 anni stordita con psicofarmaci e violentata da un operatore.
Dopo il recente clamore suscitato dalla condanna all’ex medico accusato di abusi su bambine in una palestra, come riportato da Lecceprima.it, un altro grave episodio che riguarda una giovane di 16 anni scuote il Salento. La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo a carico di un 31enne, operatore di una comunità socio-educativa della provincia.

Abusi su una giovane di 16 anni: la denuncia
Secondo quanto emerso, la denuncia è stata presentata dai genitori della giovane. Ciò dopo che la figlia, durante un rientro a casa, avrebbe raccontato gli abusi subiti nella comunità. Gli episodi sarebbero avvenuti in più occasioni. Nell’arco di tre mesi tra dicembre e febbraio, all’interno della stanza della ragazza e anche nell’auto di servizio usata per accompagnare gli ospiti della comunità a scuola.
Un elemento particolarmente grave è rappresentato dall’ipotesi che – in almeno un’occasione – la vittima sia stata stordita tramite la somministrazione di psicofarmaci, per poi subire le violenze. Secondo la denuncia, l’operatore avrebbe inoltre minacciato la 16enne affinché non rivelasse quanto accaduto.
La Procura, aggiunge Lecceprima.it, ha chiesto l’incidente probatorio per “cristallizzare” la deposizione della giovane, tutelando così il suo racconto in vista delle successive fasi processuali. L’udienza per l’incidente probatorio, al momento, non è ancora stata fissata.
L’operatore è sospeso: si attende la sua versione dei fatti
L’operatore, che lavora nella struttura del Basso Salento, è stato immediatamente sospeso dal servizio in attesa degli esiti dell’inchiesta. È possibile che anche l’indagato chieda di essere ascoltato in Procura per fornire la propria versione dei fatti e difendersi dalle accuse che gli vengono contestate. Le indagini proseguono nel massimo riserbo, continua Lecceprima.it, per tutelare la minore e garantire il corretto svolgimento dell’iter giudiziario.