La storia del piccione sospettato di essere una spia cinese
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Direttore: Alessandro Plateroti

La storia del piccione sospettato di essere una spia cinese

Un piccione sulla ringhiera di un balcone

La strana storia del piccione accusato di essere una spia cinese in India. Arrestato e detenuto per otto mesi, è stato prosciolto e liberato

In India, un evento bizzarro ha catturato l’attenzione del mondo intero: un piccione è stato arrestato con l’accusa di essere una spia cinese.

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Nonostante possa sembrare una trama di un film di spionaggio, è una vicenda reale che ha visto il piccolo animale rinchiuso per ben otto mesi.

Oggi, finalmente, il piccione è stato prosciolto e liberato, ma la storia che ha vissuto merita di essere raccontata nei dettagli.

Un piccione

La cattura del piccione: accusato di essere una spia cinese

Il caso, come riportato da Esquire.com, ha avuto inizio nel porto internazionale di Mumbai, dove il piccione è stato catturato durante un’operazione della Central industrial security force (CISF).

Si tratta di una squadra speciale delle forze dell’ordine indiane. Il piccolo volatile destò subito sospetti a causa degli anelli che portava sulle zampe, uno dei quali conteneva un microchip.

Inoltre, sullo stesso anello era presente una scritta incisa in corsivo cinese, aumentando ulteriormente i sospetti di spionaggio.

Gli agenti hanno immediatamente inviato gli anelli e il microchip a un laboratorio forense per un’analisi dettagliata. Nel frattempo, il piccione è stato trasferito in un ospedale veterinario di Mumbai per essere esaminato.

Le analisi hanno rivelato che il microchip tracciava la posizione del piccione, facendo ipotizzare che potesse essere utilizzato per raccogliere informazioni sensibili.

Tuttavia, ulteriori indagini hanno mostrato che il volatile era molto probabilmente un piccione viaggiatore smarrito proveniente da Taiwan.

Le sue rotte di viaggio non indicavano attività sospette ma sembravano piuttosto casuali e tipiche di un uccello smarrito.

Nonostante ciò, le autorità lo hanno mantenuto in custodia, in attesa di conferme definitive sulla sua innocenza.

La detenzione e il rilascio

La detenzione del piccione è durata ben otto mesi. Durante questo periodo, l’ospedale veterinario che ospitava l’uccello ha ricevuto numerose pressioni da parte degli attivisti per i diritti degli animali, in particolare da PETA India.

Questi attivisti hanno insistito affinché l’animale fosse rilasciato, sostenendo che trattenere un piccione per accuse infondate fosse una grave violazione dei suoi diritti.

Finalmente, dopo una lunga attesa e molte discussioni, il governo indiano ha autorizzato il rilascio del piccione. L’uccello è stato quindi liberato, potendo così tornare alla sua vita normale.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2024 15:58

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