Strage di Altavilla, shock: la decisione del giudice su Giovanni Barreca

Strage di Altavilla, shock: la decisione del giudice su Giovanni Barreca

Strage di Altavilla, Giovanni Barreca viene dichiarato “incapace di intendere e volere”: esce dal carcere e viene trasferito in una Rems.

Nel febbraio scorso, nel comune di Altavilla Milicia a Palermo, Giovanni Barreca, imbianchino 43enne, avrebbe massacrato la moglie Antonella Salamone e i due figli, Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5, con la presunta complicità della figlia diciassettenne.

Oggi, dopo mesi di indagini e perizie, la vicenda processuale ha raggiunto una svolta. L’uomo è stato dichiarato incapace di intendere e volere e non sarà sottoposto a un processo penale.

Bensì verrà trasferito in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). Si tratta di una struttura sanitaria specifica per soggetti affetti da gravi patologie psichiatriche e ritenuti socialmente pericolosi.

Strage di Altavilla: la perizia psichiatrica e la decisione del gip

L’esito della perizia psichiatrica, disposta dal gip di Termini Imerese, è stato determinante per stabilire l’incapacità mentale di Giovanni Barreca.

Gli esperti, nominati dal Tribunale, hanno confermato che l’uomo non era in grado di intendere e di volere al momento dei fatti.

Secondo le dichiarazioni rilasciate dagli psicologi forensi coinvolti, l’uomo avrebbe agito durante un presunto “rito di purificazione dal demonio“.

Alla luce di questi risultati, il giudice ha deciso di escludere l’uomo dalla responsabilità penale per l’omicidio della moglie e dei figli, stabilendo che debba essere collocato in un ambiente idoneo al trattamento della sua patologia.

In attesa della disponibilità di un posto in una Rems, sarà ospitato temporaneamente in un centro ritenuto idoneo dal Tribunale.

Il racconto della figlia maggiore

Secondo la testimonianza della primogenita di Giovanni Barreca, riportata da Fanpage.it, ciò che è avvenuto nella villetta di Altavilla Milicia nei dieci giorni precedenti la tragedia ha contorni sconvolgenti.

La giovane ha raccontato delle sevizie inflitte alla madre, Antonella Salamone, culminate in una brutale aggressione alla quale ha partecipato insieme al fratello.

Il secondogenito è stato sottoposto a giorni di torture prima di essere ucciso, mentre il figlio più piccolo, di appena 4 anni, è stato soffocato subito dopo la morte della madre.