Strage di Altavilla Milicia, la figlia racconta l’orrore: come hanno ucciso la madre

Strage di Altavilla Milicia, la figlia racconta l’orrore: come hanno ucciso la madre

I nuovi sconvolgenti dettagli sulla strage di Altavilla Milicia: Antonella Salamone sarebbe stata uccisa dai figli dopo giorni di torture.

L’omicidio di Antonella Salamone, avvenuto nella villa di Altavilla Milicia, si è rivelato un incubo senza fine, con nuovi dettagli emersi nel corso del processo presso il Tribunale dei minori.

Secondo quanto raccontato dalla figlia maggiore, la donna sarebbe stata brutalmente assassinata proprio dai suoi figli dopo essere stata sottoposta a torture per diversi giorni.

Le torture nella villa di Altavilla Milicia: dieci giorni di orrore

Il racconto della primogenita di Giovanni Barreca, come riportato da Fanpage.it, ha gettato una luce oscura su quello che è accaduto in quei dieci giorni di agonia all’interno della villetta di Altavilla Milicia.

La ragazza ha riferito che le sevizie a cui Antonella Salamone fu sottoposta, culminarono in un’aggressione brutale da parte sua e del fratello. Anch’essi vittime della terribile manipolazione esercitata dalla coppia di Palermo.

Secondo le indagini, il padre dei ragazzi insieme alla coppia palermitana, avrebbe sottoposto la donna a una vera e propria sessione di tortura fisica e psicologica, culminata poi nella morte.

I due figli, sotto coercizione, avrebbero partecipato attivamente all’esecuzione della madre. La vittima, ormai esausta e legata sul pavimento della cucina, sarebbe stata colpita a calci dai figli fino a perdere conoscenza.

Il destino per i più piccoli

Se la morte di Antonella Salamone ha suscitato orrore e sgomento, il destino riservato agli altri due figli della donna è stato altrettanto drammatico.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo aver ucciso la madre, la coppia di carnefici si sarebbe accanita sui figli minori.

Il secondogenito è stato torturato per giorni prima di essere assassinato. Mentre il figlio più piccolo, un bambino di soli 4 anni, è stato soffocato poco dopo l’uccisione della madre.

La testimonianza della primogenita ha confermato che il piccolo sarebbe stato eliminato per evitare che potesse essere un testimone degli orrori perpetrati nella villa.