43 anni fa la strage di Bologna: le vittime attendono ancora la verità

43 anni fa la strage di Bologna: le vittime attendono ancora la verità

Sono passati oltre quattro decenni dall’attentato: i moventi ed i reali mandanti restano ancora ignoti.

Il 2 agosto del 1980, esattamente 43 anni fa, una bomba faceva saltare un pezzo della stazione di Bologna. L’esplosione ha causato la morte di 85 persone ed oltre 200 feriti e le famiglie delle vittime, dopo quattro decenni, attendono ancora che la verità venga rivelata.

Il percorso giudiziario della vicenda è lungo e tortuoso e, per ora, sono stati condannati i terroristi Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Paolo Bellini. I moventi ed i reali mandanti, però, restano ancora ignoti. “Cercate di mettervi d’accordo come governo. Quando noi siamo qua – ha commentato Paolo Bolognesi, il presidente dell’associazione delle vittime della strage – vogliamo parole chiare, la smettano di fare cose che non hanno niente a che fare con la verità, i processi vengano fatti nei tribunali“.

La parola al ministro

Lo Stato cammina con voi – ha commentato il ministro Matteo Piantedosinon si sottrae alla responsabilità di proiettarsi nel passato per confrontarsi con la verità e coltivarne la memoria, ma anche di rivolgere lo sguardo al futuro per contribuire alla speranza. Perché la memoria e la speranza vivono l’una nell’altra e non sono perite nella strage“.

Voi familiari – continua il politico – avete da subito avuto il merito di ricercare un’interlocuzione con le istituzioni per fare piena luce sulla strage e ottenere giustizia. Ed è grazie alla vostra insistenza e pervicacia che l’attenzione sull’attentato non è mai venuta meno e non è mai calata. Il nostro impegno, il dovere di non dimenticare e di non attenuare lo sdegno, sono fondati sul rispetto e sulla solidarietà per le vittime e i loro familiari, ma anche sull’irrinunciabile coscienza collettiva che è alla base del nostro ordinamento repubblicano“.

Soddisfatto della risposta del ministro? – si chiede Paolo Bolognesi – No. Ha fatto un discorso di pragmatica, adesso vediamo, ha detto che mi darà delle risposte e aspetto“.

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