Strage del bus di Mestre: “La tragedia peggiore”. Si apre nuovo caso dopo l’incidente

Strage del bus di Mestre: “La tragedia peggiore”. Si apre nuovo caso dopo l’incidente

Novità a seguito della strage del bus di Mestre. Dopo la tragedia del mezzo volato giù dal cavalcavia, un nuovo caso relativo alle assicurazioni.

L’autopsia al cuore del conducente, la verità sulle responsabilità dell’uomo e ora un nuovo caso. La strage del bus di Mestre, il mezzo volato giù dal cavalcavia il 3 ottobre 2023, nella quale morirono 21 persone, tra cui l’autista Alberto Rizzotto, e ne rimasero ferite ben 15, si arricchisce di un nuovo capitolo. Infatti, sarebbero partiti i primi risarcimenti che hanno fatto scattare, però, un “caso assicurazioni“.

Strage del bus di Mestre: il caso assicurazioni

Secondo quanto si apprende da Il Gazzettino e dalla Rai, per la strage del bus di Mestre sarebbero partiti i primi risarcimenti. La compagnia assicurativa Allianz, responsabile per la società di trasporto ‘La Linea’, è in trattativa con i feriti e con i familiari delle vittime del bus precipitato dal cavalcavia e sta per erogare i primi risarcimenti, a titolo di “acconto volontario”.

In particolare una coppia di giovani tedeschi, che nella tragedia perse la figlia di appena 17 mesi, sarebbe in una fase avanzata in questa ottica. Da quanto si apprende, i legali della coppia avrebbero preteso un risarcimento milionario. Al momento, però, Allianz sarebbe pronta a erogare un acconto di 300 mila  euro, salvo poi rivalersi sul Comune di Venezia.

Da qui nascerebbe, quindi, il caso assicurazioni. Ca’ Farsetti avrebbe già ricevuto una lettera della compagnia assicurativa, che chiederà alla città le somme che si accinge ad esborsare alle vittime. L’assicurazione, infatti, per ora, ritiene responsabile solo il Comune relativamente allo stato in cui si trovava il guardrail del cavalcavia.

La testimonianza: “La tragedia peggiore”

In un quadro come quello della tragedia e del nuovo assicurazioni, la società Giesse, che assiste alcuni sopravvissuti, ha raccontato le loro testimonianze a distanza di mesi da quel dannato 3 ottobre 2023.

In particolare VeneziaToday ha ripreso le parole di Kateryna Morozova, una 43enne che nella strage ha perso entrambi i genitori e la figlia di 12 anni.

La tragedia peggiore è stata sopravvivere all’incidente perché ho perso tutto”. La donna ha ricordato gli attimi terribili dell’incidente: “Mia figlia era seduta nei sedili posteriori coi nonni. Stavamo tornando da una gita a Venezia, per la bambina doveva essere una giornata indimenticabile, invece si è trasformata un incubo”.

La Morozova ha ricordato proprio gli istanti del terribile dramma “Ho sentito il rumore dell’autobus che grattava contro il muretto e poco dopo stavamo volando nel vuoto. Non ho mai perso conoscenza. Ho cercato di raggiungere i miei genitori, aggrappandomi ai sedili del bus, ma purtroppo erano già morti. Mia figlia, invece, era incastrata sotto il corpo di mio papà e non riuscivo a liberarla. Poi ha preso fuoco l’autobus […]”.