Strage di Erba, Rosa e Olindo: spuntano nuove clamorose prove che cambiano tutto

Strage di Erba, Rosa e Olindo: spuntano nuove clamorose prove che cambiano tutto

La difesa di Rosa Bazzi e Olindo Romano ricorre in Cassazione contro l’inammissibilità della revisione del processo per la strage di Erba.

La difesa di Rosa Bazzi e Olindo Romano ha presentato un ricorso in Cassazione per contestare la decisione della Corte d’Appello di Brescia, che lo scorso 10 luglio aveva dichiarato inammissibile la revisione del processo per la strage di Erba. La richiesta di revisione si fondava su nuove prove che, secondo i legali, potrebbero mettere in discussione la condanna all’ergastolo inflitta ai due imputati.

Il ricorso, composto da oltre cento pagine con numerosi allegati, sottolinea come la motivazione della Corte fosse “del tutto scollata dal contenuto dell’istanza difensiva”, con elementi definiti “illogici e contraddittori”. La difesa evidenzia inoltre un errore nell’interpretazione giuridica del concetto di prova nuova, giudicando tale vizio determinante per la mancata analisi dei nuovi elementi presentati.

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Le incongruenze nella ricostruzione della strage di Erba

Il ricorso contesta i principali elementi su cui si basa la condanna. La testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage, è al centro delle critiche. Secondo la difesa, “plurime acquisizioni scientifiche nuove” e “dirompenti dati clinici nuovi” metterebbero in dubbio la credibilità delle sue dichiarazioni, mai rivalutate alla luce delle recenti scoperte.

Anche la traccia di sangue trovata nell’auto di Olindo Romano viene considerata dalla difesa come un elemento che avrebbe meritato un’analisi più approfondita. Per quanto riguarda le confessioni dei coniugi Romano, che hanno costituito uno dei principali pilastri dell’accusa, la difesa sottolinea come queste fossero “frutto di pressioni psicologiche” e “prive di credibilità”.

I giudici della Corte d’Appello avrebbero inoltre operato una “negazione della novità degli elementi addotti a sostegno della falsità delle confessioni”, precludendo così un riesame completo del caso.

La difesa parla anche di “strabismo motivazionale” nella sentenza, evidenziando incongruenze logiche nella ricostruzione degli eventi, come nel caso della morte di Valeria Cherubini, descritta in modo ritenuto contraddittorio.

Rosa e Olindo: un caso controverso dopo 18 anni

La strage di Erba, avvenuta nel dicembre 2006, continua a essere uno dei casi più dibattuti della cronaca italiana. Il ricorso in Cassazione rappresenta per Rosa Bazzi e Olindo Romano un tentativo cruciale di riaprire il processo e contestare la verità giudiziaria che li vede colpevoli.

Ora spetta alla Corte di Cassazione valutare se accogliere la richiesta, innescando una nuova fase per una vicenda che, a distanza di quasi due decenni, continua a dividere l’opinione pubblica e a suscitare interrogativi.

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