Strage di Ustica: spuntano nuove rivelazioni

Strage di Ustica: spuntano nuove rivelazioni

Le nuove rivelazioni sulla Strage di Ustica portano alla luce importanti dettagli con le dichiarazioni di un ex addetto militare francese.

La Strage di Ustica continua a far discutere a distanza di oltre quattro decenni dall’accaduto. Recenti dichiarazioni di un ex addetto militare dell’ambasciata di Francia a Roma, risalenti alla fine degli anni Ottanta, stanno gettando nuova luce su una delle vicende più oscure della storia italiana. In un’intervista registrata da Massimo Giletti per il programma “Ustica – Una breccia nel muro”. L’ex addetto militare ha rivelato che il radar della base francese di Solenzara, quella notte, era ufficialmente in manutenzione. In una anticipazione diffusa da La Repubblica.

Tuttavia, questa versione era stata comunicata per telefono su esplicita richiesta dello Stato Maggiore italiano. Le parole dell’ex militare francese riportano alla memoria vecchi dubbi sulla trasparenza e sull’integrità delle indagini.

Nuove rivelazioni sulla strage di Ustica

Lo Stato maggiore italiano mi ha chiesto di chiedere allo Stato Maggiore francese il rilevamento radar di quella notte”, ha dichiarato. “Il colonnello francese mi ha detto che dal momento che la base di Solenzara era chiusa, è stato comunicato allo Stato Maggiore italiano che il radar era in manutenzione.Questa versione dei fatti solleva ulteriori interrogativi sulle reali circostanze che circondarono la tragedia.

Bonfietti: “Manca un mezzo di verità”

Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, ha commentato le nuove rivelazioni con una punta di amarezza, ma anche di speranza. “Purtroppo avviene tutto troppo tardi, ma chi finalmente ha voglia di raccontare il ruolo che ha avuto, farebbe solo il proprio dovere“, ha dichiarato Bonfietti all’Adnkronos. La presidente ha sottolineato come la verità completa sui responsabili materiali dell’abbattimento dell’aereo civile in tempo di pace sia ancora lontana dall’essere completamente svelata.

Con l’approssimarsi dell’anniversario della strage, Bonfietti ha ricordato che nel 2008, dopo le dichiarazioni di Cossiga, la magistratura ha riaperto le indagini, ma queste non sono ancora concluse. “Un’altra nostra richiesta, in questi giorni, è chiudere le indagini e consegnare le cose fatte finora: le parti devono conoscere e poter giudicare le attività svolte”, ha affermato. Secondo Bonfietti, è imperativo che ogni dettaglio venga alla luce affinché si possa finalmente rendere giustizia alle vittime e ai loro familiari.

Mentre nuove dichiarazioni continuano ad emergere, la ricerca della verità sulla Strage di Ustica prosegue. Guidata dalla determinazione di chi, come Daria Bonfietti, non si arrende e chiede che venga fatta completa chiarezza su una tragedia che ha segnato profondamente la storia italiana.