Strage nel Torinese, pensionato uccide la moglie, il figlio, i padroni di casa e poi si spara

Strage nel Torinese, pensionato uccide la moglie, il figlio, i padroni di casa e poi si spara

Tragedia a Rivarolo Canavese, nel Torinese: pensionato uccide la moglie, il figlio disabile e i proprietari di casa e poi si spara.

Strage a Rivarolo Canavese, nel Torinese, dove un pensionato ha ucciso la moglie, il figlio disabile, i padroni di casa e poi ha tentato il suicidio con un colpo di pistola. L’uomo si trova ricoverato presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino in gravi condizioni.

Strage nel Torinese, pensionato uccide la moglie, il figlio e i proprietari di casa e poi si spara

La tragedia è avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 aprile, per la precisione intorno alle tre di notte, stando a quanto emerso. Sul posto, allertati dalla figlia dei padroni di casa, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Ivrea, che si sono trovati davanti quattro corpi senza vita.

Secondo le prime ricostruzioni, tutte le vittime sarebbero state uccise con la stessa pistola, quella regolarmente da Renzo Tarabella, 83 anni, pensionato.

L’anziano ha ucciso la moglie, il figlio disabile e i due anziani proprietari della casa nella quale vivevano che abitavano al piano superiore. Poi all’arrivo dei carabinieri, entrati in casa con i vigili del fuoco, si è sparato tentando il suicidio. Le sue condizioni sono gravi ma è ancora vivo, ricoverato al San Giovanni Bosco di Torino.

Carabinieri

Le indagini e le ipotesi degli inquirenti

Il fatto che i carabinieri siano stati allertati dalla figlia dei padroni di casa evidentemente potrebbe modificare lo scenario temporale della strage. La donna infatti aveva contattato i carabinieri in quanto da ore non riusciva a mettersi in contatto con i propri genitori. E sembra difficile che abbia provato a cercarli in piena notte. Quindi è probabile che l’uomo aveva ucciso i familiari e i proprietari di casa nelle ore precedenti, quindi la sera del 10 aprile e non alle tre di notte. L’orario del decesso ovviamente sarà stabilito dagli inquirenti.

Al momento non si hanno invece informazioni sul movente che ha spinto l’83enne a fare fuoco contro i suoi familiari e contro i proprietari di casa.

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