Il massimo ribasso negli appalti non dovrebbe esserci nel dl Semplificazioni. Il Governo valuta lo stralcio della norma.
ROMA – Nessun massimo ribasso negli appalti all’interno del Dl Semplificazioni. Dopo le proteste di sindacati e parte della maggioranza, il premier Draghi ha deciso di fare un passo indietro e decidere per lo stralcio. “L’eliminazione è un buon segnale – il commento sui social di Enrico Letta – l’avevamo chiesto con forza. Bene“.
Verso la proroga del subappalto al 40%
L’altra novità che dovrebbe essere presente nel decreto semplificazioni è la proroga dell’attuale soglia del subappalto al 40% oltre l’attuale termine del 30 giugno 2021. Come riportato dall’Ansa, l’ipotesi di una liberalizzazione totale del subappalto non piaceva ai sindacati e da qui in cabina di regia la decisione di continuare sulla norma decisa nelle scorse settimane.
Su questo argomento, però, la partita è ancora aperta. I sindacati nell’incontro con il premier Draghi hanno ribadito la loro posizione e la discussione continuare nelle prossime ore. L’obiettivo del presidente del Consiglio è quello di arrivare ad un accordo in poco tempo per riuscire a chiudere il provvedimento e convocare il Cdm per l’approvazione.
Attesa per il Cdm
Il provvedimento è ormai in fase di definizione e Palazzo Chigi nelle prossime ore potrebbe convocare un Consiglio dei ministri per dare il via libera al provvedimento. Le partite aperte sono diverse, ma il premier Draghi punta a chiudere il prima possibile il decreto per approvarlo entro il weekend.
“Stiamo costruendo il dl – la posizione di Elena Bonetti (Iv) poco prima dell’incontro tra Draghi e i sindacati – si tratta di un passaggio chiave. La situazione si sta ricomponendo grazie al metodo dell’efficacia e dell’efficienza del presidente Draghi“. Non sembrano esserci, dunque, tensioni all’interno della maggioranza e il premier Draghi continua a ‘spingere’ per arrivare il prima possibile alla fumata bianca definitiva sul provvedimento.