Stratus, la nuova variante del Covid sotto monitoraggio dell’Oms: cresce rapidamente e presenta sintomi inaspettati come la raucedine.
Il panorama delle varianti di Covid si sta rapidamente evolvendo: a fare compagnia alla dominante Nimbus (NB.1.8.1), c’è ora la variante XFG, soprannominata Stratus dagli esperti. Designata, come riportato da Leggo, come “variante sotto monitoraggio” dall’Oms, sta crescendo in modo significativo in numerose aree del mondo. Intanto, cresce la preoccupazione per i milioni di bambini non vaccinati e il record di casi di morbillo.

Stratus, la nuova variante del Covid si diffonde rapidamente
Stratus è un ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, con primo campione risalente al 27 gennaio 2025. La crescita della sua presenza è stata rapida: secondo i dati aggiornati al 22 giugno, rappresenta il 22,7% delle sequenze globali, contro il 7,4% registrato solo quattro settimane prima. In alcune aree, come il Sudest asiatico, la variante ha raggiunto il 68,7%, superando Nimbus, che nello stesso periodo è scesa al 24,9%.
L’Oms, in collaborazione con il Technical Advisory Group sull’evoluzione del virus (Tag-Ve), ha valutato il rischio globale come “basso“, sottolineando però che XFG presenta “profili di mutazioni distinti nella proteina Spike“.
Alcune di queste mutazioni “migliorano l’elusione degli anticorpi“, sebbene al momento non siano emerse evidenze di una maggiore gravità clinica rispetto ad altre varianti in circolazione. I vaccini Covid approvati continuano, secondo l’Oms, a offrire protezione contro la malattia sintomatica e grave.
Sintomi in evoluzione: la raucedine tra i segnali principali
Oltre alla diffusione crescente, scrive ‘Times of India’ e aggiunge Leggo, Stratus è associata anche a un’evoluzione del quadro sintomatico. In India, dove la variante ha dominato per tutta la primavera, i medici segnalano frequentemente la raucedine tra i pazienti positivi.
A differenza delle ondate precedenti, in cui erano tipici la perdita di gusto e olfatto, ora si riscontrano tosse secca, irritazione, mal di gola e, appunto, voce roca. Un’osservazione simile è arrivata anche dal Regno Unito, dove è attualmente più diffusa la variante Nimbus.
I medici parlano di un mal di gola molto doloroso durante la deglutizione. Vengono anche segnalati sintomi come stanchezza, febbre, dolori muscolari, congestione e tosse lieve, ma con una variabilità significativa tra i pazienti.