Il governo ha annunciato che prossimamente verrà attuata una stretta sulle operazioni di salvataggio delle Ong, ecco in cosa consiste.
Il governo ha annunciato una nuova stretta in arrivo per quanto riguarda la gestione delle Ong e lo sbarco dei migranti. Le alte cariche della politica italiana sono al lavoro anche su problematiche legate alle violenze di genere e crimini messi in atto dalle baby gang.
Sono queste le tematiche su cui si sta concentrando Palazzo Chigi. Con molta probabilità, il governo deciderà di apportare uno o più decreti sicurezza. Assume particolare rilievo la tematica dello sbarco dei migranti. L’intento di Palazzo Chigi è quello di istituire un nuovo codice per le Ong che effettuano salvataggi nel Mediterraneo.
La riunione
Nella giornata di ieri, martedì 27 dicembre, si è svolta una riunione operativa negli uffici legislativi dei ministeri dell’Interno, Giustizia, Lavoro, Lavoro, Infrastrutture, Esteri e di Palazzo Chigi. Secondo alcune indiscrezioni, il Consiglio dei ministri potrebbe dare la precedenza alla parte sull’immigrazione.
Alcune fonti governative hanno riferito che la bozza è ancora aperta. Il progetto è aperto, e le tempistiche ancora non sono state definite, né tantomeno il perimetro di azione del provvedimento. Secondo quanto appreso, ancora il Cdm non è stato convocato. Potrebbe comunque tenersi dopo la fiducia sul decreto Rave, nella giornata di oggi, 28 dicembre 2022.
L’annuncio circa una stretta sulle Ong era emerso già alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia. Lo aveva annunciato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, riferendosi ad un “codice di condotta” per le Ong con “sanzioni più efficaci rispetto a quelle vigenti, che sono state depotenziate dal legislatore al punto che basta la visita di un medico a bordo per annullare l’azione del governo”. L’intento del Viminale è quello di far compiere alle organizzazioni umanitarie un unico viaggio, durante il quale dovranno allertare le autorità competenti e cercare subito un porto sicuro.
