Striscia di Gaza: 13 morti in raid israeliani, Netanyahu: "non c'è fame a Gaza"
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Striscia di Gaza: 13 morti in raid israeliani, Netanyahu: “non c’è fame a Gaza”

Benjamin Netanyahu

Bombardamenti israeliani a Gaza causano 13 morti e più di 30 feriti. Netanyahu: “Non c’è alcuna politica della fame a Gaza”.

Nelle ultime ore, la situazione nella Striscia di Gaza è tornata al centro dell’attenzione internazionale dopo una nuova ondata di bombardamenti israeliani che hanno provocato 13 morti e oltre 30 feriti, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa.

I raid hanno colpito aree densamente popolate, aggravando ulteriormente una crisi umanitaria già drammatica. Le dichiarazioni del primo ministro israeliano, tuttavia, alimentano un acceso dibattito sul reale stato delle condizioni alimentari nella zona.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu – newsmondo.it

Le vittime degli ultimi attacchi

Secondo Wafa, cinque palestinesi sono rimasti uccisi in seguito al bombardamento di un appartamento nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis. Altri cinque sono morti e oltre 30 sono rimasti feriti a causa del bombardamento di una casa di tre piani nel quartiere giapponese, sempre a Khan Yunis. Inoltre, tre palestinesi hanno perso la vita e diversi altri sono stati feriti quando le forze israeliane hanno bombardato un’abitazione nel campo profughi di Maghazi, nella Striscia di Gaza centrale.

L’impatto di questi attacchi si riflette principalmente sulla popolazione civile, già messa a dura prova da mesi di conflitto e da una drammatica carenza di beni primari.

Netanyahu: “Non c’è fame a Gaza”

Durante una conferenza cristiana a Gerusalemme, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato: “Non c’è alcuna politica della fame a Gaza, e non c’è fame a Gaza”. Ha inoltre dichiarato che “Israele ha consentito gli aiuti umanitari per tutta la durata della guerra… Altrimenti non ci sarebbero abitanti di Gaza”, accusando Hamas di “intercettare i rifornimenti e poi accusare Israele di non fornirli”.

Le sue parole, riportate dal Times of Israel, si scontrano con le denunce di numerose organizzazioni umanitarie come ONU, MSF e World Food Programme, che parlano di malnutrizione crescente, soprattutto tra i bambini, e di accesso agli aiuti ancora insufficiente.

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ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2025 9:03

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