“Quella lunga striscia di sangue sulle scale”: rivelazione bomba sulla Strage di Erba

“Quella lunga striscia di sangue sulle scale”: rivelazione bomba sulla Strage di Erba

La testimonianza inedita di Aldo Remo Bilotta, vigile del fuoco presente durante la strage di Erba, che riporta dettagli mai emersi.

L’undici dicembre di diciassette anni fa, una serata inquietante che ha segnato la piccola comunità di Erba con una strage familiare devastante, è stata testimoniata da chi, fino ad oggi, aveva mantenuto il silenzio. Aldo Remo Bilotta, un vigile del fuoco in pensione, condivide per la prima volta i dettagli di quella tragica notte, come riportato da La Provincia di Como.

Polizia

Sul luogo del delitto della Strage di Erba

Quella sera, il vigile del fuoco Aldo Bilotta arrivò sul luogo dell’incendio accompagnato dal comandante. “Il cortile era già quasi libero dalle fiamme, ma completamente sommerso dall’acqua usata per spegnere l’incendio,racconta Bilotta secondo quanto riportato da La Provincia di Como. Contrariamente a quanto sostiene la difesa dei condannati, la scena era caotica e segnata da evidenti tracce di tragedia.

Nell’abitazione di Rosa e Olindo

Più tardi, Bilotta accompagnò i coniugi Romano, Rosa Bazzi e Olindo, dentro la loro abitazione. La casa si presentava in condizioni impeccabili, quasi inverosimilmente pulita e ordinata. “Non sembrava nemmeno abitata, un ordine e una pulizia quasi maniacali,” descrive il vigile del fuoco, come riportato da La Provincia di Como. Tale stato di pulizia ha suscitato perplessità, soprattutto considerando l’assenza di tracce della scena del crimine, nonostante Bilotta avesse camminato tra il sangue e la fuliggine nelle abitazioni colpite.

La difesa dei condannati ha sempre negato la presenza di sangue sul pianerottolo, ma le memorie di Bilotta contraddicono fermamente questa versione, evidenziando una discrepanza critica riportata da La Provincia di Como. “Ricordo benissimo quella lunga striscia di sangue sulle scale, che sembrava indicare il tragitto di qualcuno ferito.

Un’immagine lo perseguita ancora oggi, quella di un bambino morto sul divano. “È l’immagine che mi viene in mente ogni volta che penso a quella serata,” confessa Bilotta con tristezza, come menzionato nell’articolo di La Provincia di Como.

Questa testimonianza riapre molti interrogativi sulla notte della strage e sulle prove raccolte nelle indagini successive. Dopo diciassette anni, la verità sulla strage di Erba potrebbe non essere stata ancora completamente svelata. Queste nuove rivelazioni potrebbero dare una nuova direzione alle indagini, forse anche riaccendendo il dibattito su uno dei casi più oscuri della cronaca italiana recente, come sottolineato da La Provincia di Como.

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