Studentessa bendata durante un’interrogazione a Verona. M5s: “La cultura del sospetto non rientra tra gli obiettivi della scuola”.
VERONA – Studentessa bendata durante una interrogazione a Verona. Il caso, come riferito dal Corriere della Sera, è avvenuto nella giornata di giovedì 9 aprile 2021 e lo screen è diventato virale sul web.
La studentessa: “Mi sono sentita umiliata”
Episodio che ha provocato disagio nella studentessa. “Mi sono sentita umiliata – il commento della giovane – mi hanno accusato di imbrogliare“.
Solidarietà dal mondo studentesco, ma anche da parte dei genitori molti suoi compagni. “In questo momento – si precisa dall’ufficio scolastico del Veneto – non possiamo esprimere giudizi su un episodi che pare un eccesso di zelo che ha portato ad un comportamento discutibile, scaturito dalla difficoltà a gestire in Dad la situazione delle verifiche […]“.
M5s: “Gesto eccessivo e inopportuno”
Nessuna dichiarazione sull’accaduto da parte del ministro Bianchi. A pronunciarsi è stata la sottosegretaria pentastellata Barbara Floridia: “La scuola è una comunità educante – ha ricordato – nella quale l’obiettivo comune è educare, cioè far crescere in maniera equilibrata i giovani che ne fanno parte favorendone la maturazione e la formazione umana e personale. La cultura del sospetto non rientra tra gli obiettivi della scuola: il gesto della professoressa mi sembra eccessivo e inopportuno“.
Critiche anche da Sinistra Italiana. “Presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro Bianchi – ha detto Fratoianni – affinché l’ufficio scolastico regionale del Veneto provveda a tutte le verifiche del caso e ad assumere immediati e severi provvedimenti verso la responsabile di questo episodio grottesco“.
E l’Unione Studenti ha precisato: “Fa riflettere come nell’attuale sistema d’istruzione ci si concentri più sul vedere come e quanto gli studenti copino, e non su quanto apprendano e se abbiano una coscienza critica. Il problema è il nostro sistema scolastico che valorizza i voti più di quanto gli studenti valorizzino lo studio”.