Più di cento studenti della Sapienza sono rimasti bloccati in Afghanistan. La ministra Messa: “Li dobbiamo riportare in Italia”.
ROMA – Più di cento studenti della Sapienza sono rimasti bloccati in Afghanistan. Lo stop dei voli da Kabul non ha permesso a questi giovani poter ritornare nel nostro Paese e il Governo, come confermato anche dalla stessa ministra Messa, si è già messo al lavoro per cercare di trovare una soluzione.
Tra le persone rimaste bloccate, secondo quanto riferito dall’Ansa, ci sono anche 3/4 bambini, tra cui il figlio di un docente afghano che ha chiesto di poter venire in Italia con la sua famiglia. Sono in corso i contatti per provare a individuare il compromesso migliore per consentire a queste persone di ritornare in Italia nel più breve tempo possibile.
La ministra Messa: “Seguiamo con attenzione la vicenda”
La ministra Messa all’Ansa ha confermato che il Governo “sta seguendo con attenzione la situazione di tutte le studentesse e gli studenti afghani iscritti presso i nostri atenei, conservatori ed accademie. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti e gli sforzi per sperare di poterli presto accogliere tutti in Italia. Nel frattempo abbiamo raccolto le disponibilità ad accogliere studenti e ricercatori afghani già presenti fra i primi rifugiati giunti in Italia. Come Ministero ci impegniamo a rendere disponibili strumenti e risorse affinché ciò possa avvenire il più rapidamente possibile“.
Nuovo ponte aereo?
Non è chiaro come potrebbe avvenire questo trasferimento. L’ipotesi di un nuovo ponte-aereo non sembra essere possibile anche per l’assenza di militari italiani in quella zona per poter organizzare il trasferimento. Il confronto, comunque, è ancora in corso e non sono state prese delle decisioni.
Sicuramente l’università La Sapienza è in pressing sul Governo per provare a trovare una soluzione in tempi brevi e consentire alle persone di arrivare in Italia.
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Afghanistan#/media/File:Flag_of_Afghanistan.svg