Uno studio americano sull’efficacia di Pfizer contro i ricoveri è stato pubblicato a poco tempo prima del via libera alla terza dose.
ROMA – Uno studio americano sull’efficacia di Pfizer contro i ricoveri è stato pubblicato poco tempo prima del via libera della Fda alla terza dose. In particolare, come riportato dal Corriere della Sera, i dati della CDC hanno evidenziato come dopo quattro mesi si riduce la protezione e questo sembrerebbe aver portato le autorità statunitensi a dare il via libera alla nuova somministrazione.
Lo studio ha riguardato quasi 4mila persone senza problemi di salute e di questi 21 ricoverati in ospedale. I numeri molto probabilmente aumenteranno nei prossimi giorni e si avranno dei dati più sicuri e si tratta di cifre che potrebbero essere valutate con attenzione anche dagli altri Paesi.
Pfizer, l’efficacia contro i ricoveri cala dopo 4 mesi
In particolare, la riduzione dell’efficacia di Pfizer contro i ricoveri dopo quattro mesi ha portato le autorità americane a consigliare la terza dose. Il vaccino passa da una efficacia del 91% al 77%, numero che potrebbe aumentare i rischi per le persone immunodepresse.
Non sembrano esserci, almeno al momento, particolari rischi per gli altri vaccini. Sia Johnson&Johnson che Moderna, infatti, riescono a conservare la loro protezione. Gli studi, comunque, sono in corso e in fase di aggiornamento.
Italia pronta a partire con la terza dose
Anche l’Italia si prepara a partire con la terza dose. Da lunedì 20 settembre inizia ufficialmente il nuovo ciclo di somministrazione, ma sono ancora diversi i punti da chiarire iniziando da operatori sanitari e persone senza particolari problemi di salute.
Di seguito un video con le ultime informazioni sulla somministrazione della terza dose di vaccino in Italia.