Disinformazione sui social, uno studio ‘condanna’ i fan di Salvini e Meloni

Disinformazione sui social, uno studio ‘condanna’ i fan di Salvini e Meloni

Uno studio sulla disinformazione sui social ‘condanna’ i fan di Salvini e Meloni. Sarebbero loro a rilanciare i due terzi delle bufale sul web.

ROMA – Uno studio sulla disinformazione sui social ‘condanna’ i fan di Salvini e Meloni. Secondo l’analisi effettuata dal docente Matteo Flora e riportata da TPI, i seguaci dei due leader di Centrodestra condividerebbero i due terzi delle bufale che girano sul web.

I dati sono stati ottenuti da un software che ha analizzato un campione di tre milioni e 155mila utnti che nell’ultimo mese ha ricondiviso almeno un tweet politico.

Lo studio

I fan di Salvini e Meloni sono quelli che condividono più notizie false sui social. Secondo quanto precisato dallo studio effettuato da Matteo Flora, i due terzi della disinformazione sono lanciati proprio dai seguaci dei due leader di Centrodestra.

Questa analisi si riferisce specificatamente a Twitter con il software che ha anche analizzato i profili di altri politici molto attivi sui social come quelli di Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Nicola Zingaretti, Matteo Renzi, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Ma tutti questi non hanno raggiunto i numeri dell’ex ministro dell’Interno e della leader di Fratelli d’Italia. Essendo un software tutti questi dati, naturalmente, vanno presi con le molle.

Roma 10/09/2019 – voto sulla fiducia al Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

Gli altri dati

Ma il primato assoluto appartiene a Youtube con oltre 700mila condivisioni in un mese. Allargando un po’ lo sguardo, all’estero non troviamo in classifica le grandi testati ma i siti di informazione molto apprezzati dai sovranisti come Breitbart e Fox News. Da segnalare, inoltre, il boom ottenuto da un portale di estrema destra americana. Thegateqwaypundit ha avuto oltre 120mila retweet in 30 giorni con Russia Today e Sputnik News alle sue spalle.

In totale le ricondivisioni delle bufale sono circa 350mila, una cifra che batte ampiamente i siti normali di notizie online.