Stupratore evade dai domiciliari, inizia la ricerca ma cresce la paura: “Ho ucciso dei bambini”

Stupratore evade dai domiciliari, inizia la ricerca ma cresce la paura: “Ho ucciso dei bambini”

Evade Federico Marcelli, condannato per stupro, da Pesaro: cresce la preoccupazione per la sicurezza delle vittime dello stupratore.

Federico Marcelli, stupratore ed ex ristoratore 49enne originario di Pesaro, è attualmente ricercato a livello nazionale dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Con precedenti condanne per due stupri, la sua scomparsa ha destato allarme. Marcelli, che indossava un braccialetto elettronico, è riuscito a sfuggire il 15 novembre, lasciando molte domande senza risposta sulla modalità della sua fuga.

La fuga di Marcelli e la paura delle vittime

Le vittime delle aggressioni di Marcelli vivono momenti di forte apprensione, temendo possibili ritorsioni. Le indagini rivelano minacce passate dell’uomo, che si vantava di azioni violente e intimidatorie. Una delle donne, madre di un figlio di Marcelli, si trova in una casa protetta, mentre l’altra gestisce un ristorante. Entrambe temono per la propria sicurezza.

Queste alcune minacce ricavate dagli atti dell’accusa: “Se parli ti uccido – riferiva – . Ti sotterro e non faccio ritrovare il cadavere. Ti seppellisco viva. Ho fatto il volontario in Somalia, ho ucciso dei bambini e posso uccidere anche te“.

Ricerche in corso e preoccupazioni sulla sicurezza

I Carabinieri conducono incessanti ricerche per rintracciare Marcelli, indagando sui suoi contatti per identificare eventuali complici. L’ipotesi prevalente è che la fuga sia stata pianificata per vendetta, scartando l’eventualità del suicidio. Il timore è che Marcelli possa cercare di incontrare o addirittura rapire il figlio, aumentando la preoccupazione per la sicurezza del minore.

Le accuse nei confronti di Marcelli sono gravi: violenza fisica e sessuale contro le sue ex compagne, con episodi di minacce e aggressioni. La situazione si aggrava alla luce della sua fuga, e la tensione sale in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione, previsto per il primo dicembre, su una delle sue condanne. La conferma della condanna potrebbe tradursi in un’immediata detenzione per Marcelli, aumentando l’urgenza delle ricerche attuali.

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