Stupro di Palermo, la lettera shock di un imputato: “Mi sento in colpa…”

Stupro di Palermo, la lettera shock di un imputato: “Mi sento in colpa…”

Durante il processo per lo stupro di Palermo, uno degli imputati si è aperto in una lettera: ecco cosa ha scritto.

Durante il processo per stupro di gruppo avvenuto a Palermo, nel Foro Italico il 7 luglio dell’anno scorso, uno dei sei imputati ha redatto una lettera che è stata successivamente letta in aula. Ecco, come riportato da Leggo.it. cosa ha scritto.

Le parole di uno degli imputanti dello stupro di Palermo

Durante l’udienza tenutasi a porte chiuse, come riportato da Palermotoday.it, l’impuntato ha dichiarato di sentirsi in colpa per: “Aver sbagliato con le donne della mia vita“, sottolineando la sua vergogna di fronte alla sua famiglia.

Mi sento in colpa con mia madre e mia sorella per aver tradito il loro affetto“, ha affermato. Tuttavia, ha anche ribadito la sua innocenza, definendo i rapporti con la presunta vittima “consensuali“, sebbene riconoscesse che l’episodio fosse “sbagliato“.

Ha, inoltre, affermato di sentirsi “catapultato in un posto ostile“, e ha cercato di giustificare le sue contraddizioni con l’ingenuità di un ragazzo di vent’anni.

Ma in quel momento un ragazzo di 19 anni con tutta quella paura, avrebbe detto di tutto pur di ritornare a casa quindi… Per paura, per ingenuità ho detto certe cose“, aggiunge.

La lettera di scuse alla vittima

Inoltre, l’imputato ha anche affermato – come confermano alcune intercettazioni dal carcere – che avrebbe voluto scrivere una lettera di scuse alla presunta vittima.

Perché con tutte quelle pressioni sui telegiornali mi sono sentito talmente in colpa, mi sono sentito una vergogna, vedendo la mia faccia e sentendomi definire di essere accusato di una cosa del genere quindi, secondo me io, avendo una coscienza, quella era la minima cosa che potessi fare…“, aggiunge.

Alla fine non l’ha fatto e nemmeno durante il processo ha chiesto perdono alla giovane vittima. Il motivo? Ritiene di non aver commesso alcun reato, nessuna tipologia di violenza sessuale.

Ha, quindi, concluso: “Ho piena fiducia nella giustizia e spero che sia fatta giustizia per tutte quelle vere vittime che subiscono giorno per giorno questi atti innominabili e condannabili per me“.