La Procura indaga su un episodio che potrebbe essere legato alla decisione della vittima di denunciare i ragazzi che l’hanno stuprata a Palermo.
A pochi giorni dal racconto shock della ragazza, stuprata dal branco al Foro Italico (Palermo) lo scorso 7 luglio, emergono nuovi dettagli che potrebbero prendere in considerazione un’altra ipotesi. La sera dell’8 agosto, circa dieci giorni dopo i primi tre arresti, la vittima è stata schiaffeggiata dal suo ex fidanzato in una strada di Borgo Vecchio: potrebbe essere stato un gesto scaturito dalla denuncia della giovane?
Il branco in arresto
In soccorso della 19enne erano intervenuti i carabinieri, e la sua denuncia ha fatto scattare il “codice rosso”. I primi ragazzi arrestati il 28 luglio scorso per lo stupro di gruppo avvenuto a Palermo, sono stati Angelo Flores (l’unico che la vittima conosceva e che aveva filmato l’aggressione), Gabriele Di Trapani e Cristian Barone.
Poi, l’11 agosto è stata emessa un’ordinanza a carico di Christian Maronia, Samuele La Grassa ed Elio Arnao. Il 14 è stato poi arrestato anche R. P., 17enne al momento dell’accaduto.
L’ipotesi di una punizione
La Procura di Palermo indaga sull’episodio avvenuto l’8 agosto scorso, in cui l’ex fidanzato della 19enne la prende a schiaffi per strada. L’accaduto risale solo una decina di giorni dopo la denuncia della ragazza nei confronti dei suoi aguzzini, che a quanto pare erano anche amici del suo ex.
Il gesto del giovane potrebbe essere legato proprio alla decisione della ragazza di denunciare il branco: una specie di punizione e di ritorsione.
In una telefonata intercettata con sua madre, Samuele La Grassa parlava con rabbia riferendosi alla 19enne: “Ti giuro, stasera mi giro tutta la via Libertà, mi porto la denuncia nella borsetta e le dico: ‘Guarda cosa mi hai fatto’ e poi le do una testata nel naso, le chiudo le narici con una testata”.