La morte di Ruffino: chi cerca di salvare la società di Santanchè?

La morte di Ruffino: chi cerca di salvare la società di Santanchè?

Ancora nessuna certezza sul suicidio di Luca Ruffino, presidente di Visibilia: intanto c’è chi cerca di salvare la società.

Resta ancora l’improvviso suicidio di Luca Ruffino, presidente di Visibilia, che poco tempo prima aveva rilevato le quote di Daniela Santanchè. Alcune voci parlano di problemi di salute ma la tragica morte potrebbe essere legata a motivi imprenditoriali.

Daniela Santanche

La morte di Ruffino

Lo scorso 5 agosto Luca Ruffino si è sparato un colpo di pistola nella sua casa di Milano, riaprendo anche la questione societaria. Il presidente di Visibilia, infatti, nei primi giorni di agosto aveva acquistato oltre 40 mila azioni della sua stessa azienda poco prima di morire.

Secondo alcune ipotesi, Ruffino sarebbe stato fermamente convinto di un rilancio di Visibilia. Resta però misterioso il suo suicidio, che avrebbe fatto crollare la sua stessa azienda in borsa, ora capitalizzata ad appena 3 milioni di euro.

La situazione di Visibilia

Come riferisce Il Fatto Quotidiano, le prossime quattro settimane saranno fondamentali per Visibilia, di cui Daniela Santanchè è stata amministratrice fino a novembre 2021. La ministra del governo Meloni è stata anche azionista di riferimento della società, sino a quando ha diluito la sua partecipazione grazie alla conversione delle obbligazioni sottoscritte dal fondo Negma.

Il 14 settembre al tribunale di Milano si terrà un’importante udienza nel procedimento, aperto dopo la denuncia dei piccoli azionisti contro gli ex amministratori della società. Ma entro fine mese il suo principale azionista, la società quotata Sif Italia controllata da Ruffino, dovrà varare la semestrale.

Intanto, sembra che il cda per sostituire il presidente defunto non è stato ancora convocato da Mirko, figlio dell’imprenditore e nuovo amministratore delegato.

Chi cerca di evitare la bancarotta della società

Dopo il suicidio di Luca Ruffino, Visibilia era crollata in Borsa ma da martedì 8 agosto il titolo è passato da 38 cent sino a 1,3 euro venerdì 18 agosto, con un rialzo del 250%. A sconvolgere sono passate le 2,6 milioni di azioni passate su 8 in circolazione, di cui quasi 3,6 in mano a Sif Italia.

Ma parliamo comunque di una società in grave crisi, quindi chi farebbe mai una scelta così azzardata? Potrebbero esserci mani ignote a stringere la “cintura di sicurezza” intorno a Santanchè, per tentare di salvare la società. Nei giorni scorsi Paola Ferrari aveva acquistato per 200mila euro il 25% di Concessionaria Srl.

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