La nuova norma abolisce la possibilità di ottenere lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta per tutti i bonus edilizi.
Il governo sta lavorando su una bozza di decreto riguardante la cessione di crediti d’imposta, ma ci sarebbe un clamoroso dietrofront rispetto alle precedenti disposizioni.
Se la bozza verrà confermata, per ottenere i bonus fiscali, compreso il Superbonus 110%, non sarà più possibile utilizzare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione. Ciò significa che coloro che effettueranno lavori edilizi che si qualificano per la detrazione fiscale dovranno aspettare la detrazione in 10 rate anziché ottenere uno sconto immediato. Il decreto non avrà effetto retroattivo e quindi non si applicherà a chi ha già presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila).
Tuttavia, il governo sta valutando alcune alternative. In primo luogo, si prevede di impedire che gli enti pubblici acquistino i crediti d’imposta, come hanno già fatto la provincia di Treviso e la Regione Sardegna. In secondo luogo, si sta valutando un’altra opzione che riguarda i cessionari del credito e i fornitori che applicano lo sconto: dovranno acquisire determinati documenti per escludere la negligenza. Infine, c’è una terza opzione che è ancora in fase di definizione.
Tuttavia, la proposta di bloccare la cessione di nuovi crediti da bonus senza aver prima risolto la situazione dei crediti in corso ha suscitato polemiche. La presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), Federica Lombardo, ha espresso la sua preoccupazione su Facebook, affermando che se il governo dovesse procedere in questo modo, ciò significherebbe affondare famiglie e imprese senza una ragione di Stato chiara. Attualmente, il governo sta lavorando su un decreto per risolvere il caos che si è verificato a causa della compravendita dei crediti del bonus. A seguito dell’esaurimento dei fondi destinati al bonus, le banche e gli altri acquirenti hanno smesso di acquistare i crediti, lasciando aperti migliaia di cantieri e causando problemi finanziari alle imprese edili e ai proprietari che avevano commissionato i lavori.
Anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha espresso la sua opposizione alle intenzioni del governo. Durante un intervento, ha suggerito la possibilità di cedere i crediti d’imposta e farli acquistare dagli enti locali, e ha chiesto al governo di non ostacolare questa opzione. Ha inoltre sottolineato come la riqualificazione urbana sia un’azione importante per ridurre i consumi energetici del Paese.