Che differenze c’è tra il bollo auto e il superbollo? Vediamo nel dettaglio che cos’è quest’ultimo, come si calcola e chi deve pagarlo.
Possedere un’automobile, lo si sa, comporta una serie di costi a cui non ci si può proprio sottrarre. Uno di questi è il bollo auto. Che cos’è? Si tratta di una tassa che chi ha un veicolo registrato al PRA (il pubblico registro automobilistico) è obbligato a pagare. C’è poi anche chi è esente dal bollo ma c’è pure chi invece deve pagare il superbollo. Cos’è quest’ultimo? Quali sono le differenze con il normale bollo auto? Vediamo ora tutto quello che c’è da sapere.
Superbollo: cos’è
Il Superbollo può essere definito come un’imposta extra, di importo superiore a quello del normale bollo auto, che si applica per determinate tipologie di automobili.
Bollo e Superbollo: le differenze
La differenza tra il classico bollo auto e il superbollo è data quindi dall’automobile in questione. Il Superbollo è applicato solamente a quei mezzi che superano un determinato numero di cavalli, una determinata potenza in kiloWatt. L’importo del Superbollo non è fisso ma varia a seconda delle caratteristiche dell’automobile.
Superbollo: chi deve pagarlo?
Chi deve pagare quindi il Superbollo? Tutti coloro che hanno un’automobile con più di 185 Kilowatt (fino al 2012 la soglia era invece più alta, 225 Kw) o 251 cavalli. Per ogni Kilowatt superiore è previsto un aumento di 20 euro sulla tassa di proprietà .
Superbollo: il calcolo
Per calcolare l’importo del Superbollo bisogna quindi aggiungere 20 euro per ogni kiloWatt che supera la soglia dei 185 kW. Attenzione però: il calcolo non è così semplice, più il veicolo è vecchio, più è prevista una riduzione dell’importo da pagare: se l’auto ha 5 anni di vita, l’importo scende a 12 euro per ogni kiloWatt in più, se l’auto ha 10 anni l’importo è invece di 6 euro in più, se l’auto ha invece 15 anni di vita l’importo scende a 3 euro.
E’ inoltre importante sapere che se l’auto arriva ai 20 anni di vita, non si paga il suoperbollo. Nel caso in cui si voglia fare una verifica più rigorosa, è possibile effettuare il calcolo dell’addizionale attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Nella sezione dedicata, basta inserire la targa del veicolo, l’anno di riferimento del superbollo (ovvero quello di decorrenza della tassa automobilistica), anno e mese di scadenza del bollo e relativi mesi di validità. Nel form va, eventualmente, indicata anche la “riduzione per vetustà”.
Facciamo però un esempio: se la potenza del veicolo è 225 kW, i kW “di troppo” sono 40 che, moltiplicati per 20 euro, restituiscono un superbollo da 800 euro (da pagare in aggiunta al normale bollo auto).
Superbollo: esenzioni
Come abbiamo visto in precedenza, c’è anche chi esente dal pagamento del Superbollo. Oltre ai proprietari auto potenti che hanno dai 20 anni in su, sono esenti dal pagamento del Superbollo anche i mezzi che sono stato consegnato ad un’impresa autorizzata per la rivendita. Per questi veicoli scatta l’interruzione dell’obbligo di pagamento della tassa automobilistica.