Dal 2 maggio i crediti del superbonus saranno ripartiti in 10 anni. La nuova funzionalità sarà disponibile dal mese prossimo.
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che dal 2 maggio le imprese edilizie, le banche o altri cessionari titolari di crediti da superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche potranno ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo.
In particolare, la nuova ripartizione può essere effettuata per i crediti residuali degli anni 2022 e seguenti, per quelli derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 ottobre 2022, relative al Superbonus. Per quelli relativi agli anni 2023 e seguenti, derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus, e dalle comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus e al Bonus barriere architettoniche.
Cosa richiederlo
Ogni nuova rata annuale potrà essere utilizzata in compensazione ma non potrà essere ceduta né ripartita ulteriormente. I fornitori potranno richiedere la rateizzazione lunga, invece che quella prevista, accedendo dal sito dell’Agenzia delle Entrate dove dal 2 maggio sarà attivata una nuova funzione nella “Piattaforma cessione crediti”.
Dal 3 luglio 2023 il servizio sarà attivo anche per gli intermediari provvisti di delega alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti.