Dichiarazioni al vetriolo sul Superbonus: Gentiloni e Foti puntano il dito sulla controversa misura, ecco i loro interventi.
Il Superbonus 110% continua a far discutere. L’ex premier italiano e attuale commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha lanciato un duro attacco alla misura voluta dai governi Conte, definendola un provvedimento che ha avuto “un impatto più negativo che positivo” sull’economia italiana.
Paolo Gentiloni sul Superbonus: le critiche a Conte
Secondo Gentiloni, il Superbonus ha contribuito ad aumentare il debito pubblico italiano e a rallentare la crescita economica. “Per l’Italia certamente ci sono delle differenze – ha spiegato il dem nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche autunnali dell’esecutivo Ue -. Noi prevediamo un livello di crescita lievemente inferiore che deriva da diversi fattori. Tra questi il fatto che il livello dei consumi sta riprendendo ma forse con un po’ più di ritardo di quanto ci si aspettasse”.
Poi ha aggiunto: “In parte anche il fatto che il grande impegno sul Pnrr ha portato in qualche caso a spostare in avanti gli investimenti. Non a caso prevediamo un livello di crescita migliore, in modo abbastanza chiaro, per il 2026 perché qualcosa è stato spostato in avanti nel timing del Pnrr”.
Il parere del centrodestra
Anche il centrodestra ha criticato duramente il Superbonus. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, ha definito la misura “un provvedimento che ha concentrato ingenti risorse su un segmento ristretto della popolazione, ha aggravato le disuguaglianze sociali senza affrontare il problema strutturale del patrimonio edilizio nazionale”.
Il Superbonus si conferma un’eredità difficile da gestire per il governo Meloni. La misura, pur avendo avuto un impatto positivo sulla ripresa economica nel breve periodo, ha sollevato numerosi dubbi sulla sua sostenibilità a lungo termine.
Mentre Gentiloni ne critica la gestione e l’impatto sul debito pubblico, Foti ne evidenzia le ripercussioni sociali. Le prossime scelte politiche in tema di edilizia e investimenti saranno sicuramente cruciali per bilanciare le esigenze economiche e sociali del Paese.