Lo sciopero degli autotrasportatori fa prendere d’assalto i supermercati

Lo sciopero degli autotrasportatori fa prendere d’assalto i supermercati

La paura di restare senza scorte di cibo ha fatto riversare la popolazione in tutta la Sardegna ai ripari. Lunghe file davanti ai supermercati.

Il caro benzina sta mettendo in ginocchio il mercato. Da una settimana i pescherecci di tutta Italia sono fermi nei porti per il caro carburante. La protesta sta arrivando anche agli autotrasportatori che programmano uno sciopero di 15 giorni. Questa notizia ha creato il panico in Sardegna dove i supermercati sono stati presi d’assalto dalla popolazione in crisi. Per paura di restare isolati e senza scorte di cibo le persone si sono messe in lunghe file davanti ai supermercati.

Nonostante i responsabili della grande distribuzione cerchino di rassicurare la gente dicendo che “Al momento non ci sono assolutamente problemi di approvvigionamenti”. Le persone in Sardegna hanno preso d’assalto i supermercati riempiendosi i carrelli e lasciando gli scaffali vuoti.

Carrelli pieni e scaffali vuoti per paura dello sciopero

Sembra che a generare il panico sia stato un messaggio audio di Whatsapp da parte di un autotrasportatore. “Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima” si sente nel messaggio. “Non sappiamo quando riprenderemo a fare consegne, prima dovranno accogliere le nostre richieste: la defiscalizzazione del gasolio, a 2,50 euro al litro non si può lavorare. Lo stop inizierà all’alba, faremo ciò che è opportuno fare per noi stessi e per tutti i sardi” ha spiegato un altro trasportatore sardo.

Il sindacato smentisce la possibilità del contenuto dell’audio perché si tratterebbe di qualcosa di illegale come fornire i beni di prima necessità. Ma la protesta e reale e vi sarà davvero uno sciopero a causa del rincaro dei prezzi e l’insostenibilità da parte dei lavoratori. “Lo sciopero sarà volontario, ma il messaggio deve arrivare a tutti. Siamo pronti a paralizzare l’Isola per attirare l’attenzione su una situazione insostenibile. Non solo il gasolio che è ormai arrivato a prezzi stellari, a pesare sulle nostre tasche ogni giorno ci sono anche l’aumento dei costi per i trasporti marittimi, quelli per la manutenzione del mezzo e la sostituzione degli pneumatici. Un salasso continuo ormai arrivato a livelli non più sopportabili“.