Suzuki Baleno, la compatta giapponese che abbina comfort e prestazioni

Suzuki Baleno, la compatta giapponese che abbina comfort e prestazioni

Con la Suzuki Baleno, sul mercato dal 2015, la casa automobilistica giapponese sfida Ford Focus e Renault Clio nell’ambito delle autovetture di segmento B.


Essenziale, sia nello stile che nelle soluzioni, e al contempo funzionale: la Baleno, lanciata sul mercato tra la fine del 2015 e i primi mesi del 2016, rappresenta un’ottima sintesi delle caratteristiche distintive delle vetture prodotte dalla Suzuki. Chiamata a competere in un segmento di mercato particolarmente affollato, la compatta giapponese (che eredita il nome da un omonimo modello degli anni Novanta) sa farsi valere, abbinando al design sobrio (quasi) da crossover compatto, prestazioni di livello e consumi contenuti. Il tutto senza rinunciare a mettere a disposizione dei passeggeri un abitacolo confortevole, un bagagliaio capiente e una dotazione tecnologica accessibile e funzionale.

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Compatta fuori, spaziosa dentro

Pur essendo una vettura ‘compatta’ in tutto e per tutto (con i suoi 3995 millimetri di lunghezza), la Suzuki Baleno offre un abitacolo progettato in modo tale da permettere a quattro passeggeri di viaggiare comodamente. In aggiunta, i progettisti giapponesi sono riusciti a realizzare un bagagliaio di tutto rispetto, in grado di offrire una capienza pari a 225 litri che viene quasi triplicata quando si abbattono i sedili posteriori (756 litri).

Gli interni, che non spiccano per originalità di soluzioni, si caratterizzano per uno stile sobrio che punta a coniugare plastiche di buona qualità (quella della plancia ad esempio) con rivestimenti in tessuto sia sulle portiere anteriori che posteriori.

Il volante in pelle a tre razze è multifunzione, con comandi integrati e regolabile in altezza e in profondità per agevolare il guidatore che ha anche la possibilità di regolare l’altezza del proprio sedile. A incrementare la comodità di un abitacolo sorprendentemente spazioso contribuiscono anche i numerosi vani portaoggetti, tra cui le tasche laterali (sia anteriori che posteriori) e il vano centrale, cui si aggiungono i porta bicchieri e i porta bottiglie (due anteriori e uno posteriore).

Gli esterni, sobri ed essenziali

A prima vista, la Suzuki Baleno si presenta come una cinque porte dal profilo sobrio, senza fronzoli, che strizza l’occhio alla linea crossover pur conservando intatto lo spirito da autovettura di segmento B. Le soluzioni estetiche adottate dai designer giapponesi sono piuttosto semplici ed essenziali: poche linee definiscono e caratterizzano il prospetto anteriore, diviso in tre aree orizzontali per ospitare la griglia trapezoidale (con al centro il logo Suzuki) e i gruppi ottici principali, la targa e l’ampia presa d’aria inferiore assieme ai faretti secondari.

Molto essenziale anche il prospetto posteriore, segnato da poche linee in grado di rendere comunque dinamico e non banale anche il retro. Al contempo, si tratta della parte forse meno riuscita di tutta la vettura: il lunotto, infatti, non è particolarmente ampio e richiede il supporto delle telecamere posteriori durante le manovre di parcheggio e retromarcia; in aggiunta, il baule, per quanto spazioso, è piuttosto alto (800 mm dal suolo) e può risultare scomodo quando si tratta di caricarvi un bagaglio particolarmente pesante.

Per il resto, gruppi ottici molto essenziali (dotati di tecnologia LED sia sugli anteriori che sui posteriori), dal profilo arrotondato, e la fascia cromata che divide il lunotto dal portellone completano il quadro. Anche le fiancate non presentano soluzioni particolarmente innovative (l’unica nota estetica sono i montanti dei finestrini di colore nero e le maniglie in tinta), pur conferendo all’auto ottimi riscontri in termini di resistenza aerodinamica con un coefficiente pari a 0.299. L’unica nota vagamente ‘sportiva’ è la fascia di cintura in rilievo che delinea il contorno dei passaruota e del profilo interiore della fiancata.

Per ciò che concerne l’estetica della Suzuki Baleno, il produttore offre la possibilità di scegliere tra otto diverse colorazioni per la carrozzeria: Bianco Santorini, Rosso Marrakech, Blu Haiti Metallizzato, Blu St. Tropez Metallizzato, Nero Dubai Metallizzato, Bianco Washington Metallizzato, Grigio Londra Metallizzato, Argento Tokyo Metallizzato e Grigio Antracite Detroit Metallizzato. I cerchi in lega da 16” bruniti sono di serie. Gli optional, invece, comprendono due serie di cerchi in alluminio da 15” (Samba Nero Opaco e YP6 KS) e due serie di cerchi in lega da 16” (Silver e Oujorneyo Black).

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Motorizzazioni Suzuki Baleno: 5 opzioni

La Suzuki Baleno offre una motorizzazione omologata come Euro 6, il Dualjet a 4 cilindri da 1.2 litri disponibile in tre allestimenti, ovvero B-Easy, B-Cool e B-Top. Grazie alla cilindrata da 1.242 cc, questa power unit è capace di sviluppare 90 CV e spingere la vettura fino a 180 km/h.

Sul fronte consumi, la Baleno si dimostra piuttosto ‘economica’, stando ai dati ufficiali forniti dalla Suzuki per la versione con motore da 1.2 litri: in ciclo urbano, il dispendio di carburante è di 4.7 litri ogni 100 km percorsi; su percorso extraurbano il dato cala fino a 3.6 l/100 km mentre su ciclo combinato, il consumo di carburante è di 4 litri per 100 km. Sia la prestazioni che i consumi sono agevolati, oltre che dalla buona aerodinamica, anche dal peso della vettura: la Suzuki Baleno è un’auto particolarmente leggera con un peso, in ordine di marcia, che non arriva alla tonnellata (990 kg passeggero incluso). Capitolo emissioni: omologata come Euro 6, la Baleno produce emissioni di CO2 pari a 93 g/km.

La Suzuki Baleno versione Hybrid anch’essa spinta da un propulsore da 1.2 litri con 90 CV, disponibile con allestimento B-Top. Questa motorizzazione consente un elevato risparmio in termini di consumi se usata soprattutto all’interno del contesto cittadino, dove da il suo meglio.

Il sistema di infotainment e i dispositivi di sicurezza

Anche sul versante tecnologico, la Suzuki Baleno, pur senza porsi come modello d’avanguardia, offre una dotazione di dispositivi di infotainment e sicurezza di ottimo livello, in grado di completare a pieno l’esperienza di guida. Il sistema multimediale include uno schermo touchscreen da 7 pollici – alloggiato al centro della plancia – una porta USB, sistema Bluetooth e connettività smartphone. In aggiunta, l’infotainment include anche il navigatore con mappe 3D e il sistema My Drive.

Ben assortita anche la gamma dei dispositivi di sicurezza, a partire da dotazioni standard come il doppio airbag anteriore (disattivabile dal lato passeggero) e le cinture di sicurezza con pretensionatore, passando per l’ABS con EBD e il sistema di assistenza alla frenata. A completare la dotazione di dispositivi di supporto alla guida troviamo l’Adaptive Cruise Control e la telecamera posteriore, di grande aiuto nelle manovre di parcheggio. Disponibili, ma solo tra gli optional, l’aggiornamento Bosch per il sistema di navigazione e il kit accessorio formato da 4 sensori di parcheggio.

Le caratteristiche della Suzuki Baleno sintetizzano al meglio il canone dell’azienda giapponese, in una combinazione ben riuscita di design sobrio ed essenziale e prestazioni di tutto rispetto. Scattante e maneggevole, dalle dimensioni contenute (per il segmento) eppure spaziosa, la compatta made in Japan è in grado di soddisfare il gusto di un’ampia clientela.

Il prezzo della Suzuki Baleno, tutt’altro che proibitivo (a listino a partire da 14.100 euro fino a 18.100 euro IVA inclusa), la rende appetibile presso una larga fetta del mercato auto. Pertanto sia alla portata di chi ha necessità quotidiana di trasportare più persone (non mancano i dispositivi di sicurezza ad hoc per trasportare i bambini piccoli sui sedili posteriori) su tratti di media e lunga percorrenza, sia di chi si muove spesso in città, dove la fluidità del cambio e l’agilità della guida – combinata con i sistemi di sicurezza – fanno della Baleno una più che valida alternativa ai modelli più rinomati che dominano il segmento.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/eddie_pham/25708875882

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