L’ex calciatore esprime le sue considerazioni sulla squadra bianconera e il rendimento dei suoi attaccanti, così l’ex Juventus.
Alessio Tacchinardi, ex calciatore e ora tecnico, è intervenuto durante il programma radiofonico Maracanà di TMW Radio, parlando della Juventus e delle sue attuali problematiche.
Valutando la partita della squadra bianconera, Tacchinardi ha evidenziato come lo spavento avuto con Szczęsny sia stato fortunatamente risolto senza conseguenze. Tuttavia, sottolinea che la Juventus fatica a fare il salto di qualità e a dominare le partite. Pur avendo inserito giocatori offensivi, la squadra sembra preferire giocare sottopalla, sfruttando la creatività di Di Maria.
Tacchinardi si interroga anche sul ruolo dell’attaccante nella formazione attuale della Juventus. A suo avviso, calciatori come Milik e Vlahovic, che non attaccano la profondità, soffrono in quanto la squadra non gioca in base alle loro caratteristiche. La Juventus, a differenza dello Sporting, preferisce aspettare e ripartire in contropiede, limitando così il rendimento dei suoi attaccanti.
Il confronto tra le punte
Parlando di Cabral, Abraham e Vlahovic, Tacchinardi ritiene che, pur essendo Vlahovic il più talentuoso, il tipo di calcio praticato da Roma e Juventus non lo valorizzi al meglio. Al contrario, la Fiorentina riesce ad esaltare le qualità di Cabral, rendendolo più efficace in questo momento.
In conclusione, l’ex calciatore mette in evidenza come la poca propensione della Juventus ad osare in attacco penalizzi un giocatore del calibro di Vlahovic. Sottolinea, inoltre, che anche il Napoli soffre la mancanza di un attaccante che attacchi la profondità, come Osimhen.
Le considerazioni di Tacchinardi evidenziano come la situazione dei bianconeri sia complessa e il ruolo degli attaccanti sia sacrificato a causa delle scelte tattiche e del tipo di gioco adottato dalla squadra.
