Taglio delle bollette in arrivo: le novità da Aprile

Taglio delle bollette in arrivo: le novità da Aprile

Il governo prevede un taglio delle bollette 17% per il gas e del 25% per l’elettricità, per un complessivo di 600 euro annui.

L’Arera comunica l’imminente calo delle bollette del gas che sta per arrivare per le famiglie italiane. Grazie alle buone temperature e agli stoccaggi ancora pieni, il prezzo del gas scenderà fino a 50 euro al megawattora (-34,7% da inizio anno). Sull’anno si prevede un risparmio totale per ogni famiglia di circa 600 euro.

spese bollette in diminuzione

Cosa cambia da Aprile?

Prossimamente l’Arera diffonderà le nuove tariffe del gas nel mercato tutelato, che secondo le stime di Nomisma Energia a marzo approderà con una bolletta del -17%. Anche per le spese della luce si va verso un -25%.

Il risparmio totale per ogni famiglia italiana sarà quindi di 600 euro all’anno, 234 euro per il gas e 363 per l’elettricità. A beneficiare di questo “sconto” sarà chi ha scelto l’indicizzazione mensile, mentre non godrà di nessun vantaggio chi ha scelto un contratto con tariffa bloccata.

Un calo dei consumi

Nel periodo tra agosto e gennaio, l’Italia ha registrato una riduzione dei consumi del 19%, leggermente sotto la media dell’obiettivo Ue (fissato al 15%). L’Irlanda invece registra il miglior calo (-0,3%), seguito dalla Finlandia (-57,3%), la Lituania (-47,9%) e la Svezia (40,2%). Non sno riusciti a raggiungere l’obiettivo invece la Spagna (-13,7%) e la Slovenia (-14,2%).

I nuovi bonus

A seguito della scadenza ad aprile 2023 degli aiuti contro il caro energia, il governo pensa di introdurre nuovi incentivi sulle bollette di luce e gas, a partire dal secondo trimestre di quest’anno. Si prevede una quota di costi ancorati ai consumi del periodo pre-crisi della guerra in Ucraina, e la restante quota ai prezzi di mercato.

Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “servirà cambiare sistema e fare in modo di garantire gli stessi prezzi “politici” dell’anno o degli anni precedenti, ovvero i prezzi del 2020 e anche degli anni prima, mentre il consumo in più viene messo a prezzo di mercato”.

In poche parole, verrebbe applicato un prezzo “politico” alle bollette, pari al 70-80% del consumo annuo stimato sulla base dell’anno precedente o della media dei precedenti anni. A famiglie e imprese verrebbe applicato pertanto il prezzo che si pagava prima della crisi in Ucraina e dei conseguenti aumenti dei prezzi. La restante quota del 20-30%, invece, sarebbe calcolata con i prezzi del gas e dell’energia elettrica dettati dal mercato.