Come la presenza di 500 istruttori militari americani a Taiwan segnala un rafforzamento della difesa dell’isola.
Negli ultimi mesi, lo Stretto di Taiwan è diventato teatro di una crescente tensione militare. Le forze armate cinesi hanno intensificato le loro attività, con numerose incursioni aeree e navali nelle vicinanze dell’isola. Queste manovre, spesso presentate come esercitazioni, sono percepite da molti osservatori internazionali come prove generali per un’eventuale operazione militare. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, temendo che un errore di calcolo possa innescare un conflitto su larga scala.

La risposta americana: un sostegno più visibile a Taiwan
In questo contesto di crescente instabilità, gli Stati Uniti hanno adottato misure per rafforzare il loro sostegno a Taiwan. Tradizionalmente, la politica americana nei confronti dell’isola è stata caratterizzata da una “ambiguità strategica”, mirata a dissuadere sia un’aggressione cinese sia una dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte di Taipei. Tuttavia, le recenti azioni di Washington indicano un cambiamento verso un supporto più tangibile e diretto. Questo include la vendita di armi difensive e l’invio di personale militare per attività di addestramento.
La rivelazione: 500 istruttori militari USA a Taiwan
Il 15 maggio 2025, durante un’audizione presso la Commissione per la Competizione Strategica tra Stati Uniti e Partito Comunista Cinese del Congresso americano, l’ammiraglio in pensione Mark Montgomery ha rivelato che circa 500 istruttori militari statunitensi sono attualmente presenti a Taiwan per fornire addestramento alle forze armate locali. Questa cifra rappresenta un aumento significativo rispetto ai numeri precedentemente noti e segnala un impegno più profondo degli Stati Uniti nella preparazione difensiva dell’isola. Montgomery ha inoltre suggerito che questo contingente dovrebbe essere raddoppiato a 1.000 unità per garantire una capacità di deterrenza efficace contro potenziali aggressioni cinesi.
La presenza di questi istruttori, sebbene non confermata ufficialmente dal Pentagono, indica una strategia americana volta a rafforzare le capacità difensive di Taiwan attraverso la formazione e l’assistenza diretta. Questo sviluppo potrebbe avere implicazioni significative per le relazioni tra Stati Uniti, Taiwan e Cina, aumentando ulteriormente le tensioni in una regione già instabile.