Taiwan, esercito in massima allerta: Cina pronta alla guerra

Taiwan, esercito in massima allerta: Cina pronta alla guerra

Taiwan ha dichiarato lo stato di massima allerta e avviato esercitazioni in risposta alla presenza di navi da guerra.

Il 9 dicembre 2024, Taiwan ha annunciato che le sue forze armate sono in stato di “massima allerta” a seguito dell’individuazione di quasi 90 navi cinesi, tra cui unità della marina e della guardia costiera, nelle acque adiacenti all’isola. Questa mobilitazione cinese coincide con l’istituzione di sette “aree di restrizione aerea” lungo la costa sud-orientale della Cina, valide fino all’11 dicembre.

In risposta, il Ministero della Difesa di Taipei ha attivato un centro di risposta alle emergenze e avviato esercitazioni di prontezza al combattimento. Le unità militari taiwanesi, comprese quelle situate nelle isole periferiche, hanno intensificato la vigilanza per monitorare da vicino le attività cinesi.

Esercitazioni cinesi e tensioni regionali in Taiwan

Le esercitazioni cinesi, denominate “Joint Sword 2024”, coinvolgono forze navali, aeree e missilistiche, con l’obiettivo di simulare un blocco e possibili attacchi contro Taiwan. Queste manovre rappresentano una dimostrazione di forza da parte di Pechino, che considera Taiwan una provincia ribelle e non esclude l’uso della forza per riportarla sotto il proprio controllo.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’escalation delle tensioni nello Stretto di Taiwan. Gli Stati Uniti, pur mantenendo una politica di “ambiguità strategica”, hanno ribadito il loro impegno a sostenere Taiwan attraverso la vendita di armi e la presenza militare nella regione. Tuttavia, Washington ha anche esortato entrambe le parti alla moderazione per evitare un conflitto aperto.

Implicazioni per la sicurezza regionale

Le recenti attività militari cinesi non solo aumentano la pressione su Taiwan, ma hanno anche implicazioni significative per la sicurezza dell’intera regione dell’Asia-Pacifico. Paesi come il Giappone e le Filippine monitorano attentamente la situazione, preoccupati per la stabilità delle rotte marittime e per la possibilità di essere coinvolti in eventuali conflitti. Vedremo quindi come andrà ad evolversi la situazione.