Taiwan richiede sei aerei E-2D Advanced Hawkeye agli USA per rafforzare la difesa. La Cina reagisce con durezza, aumentando la tensione.
La situazione geopolitica nello Stretto di Taiwan è da anni motivo di tensione tra Cina e Stati Uniti. Pechino considera l’isola una provincia ribelle destinata a essere riunificata, mentre Washington sostiene il diritto di Taiwan alla propria autodifesa, rispettando il Taiwan Relations Act. Le relazioni tra le parti sono spesso state segnate da momenti di alta tensione, in particolare quando si parla di forniture militari.
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L’equilibrio precario tra Taiwan, USA e Cina
Negli ultimi anni, Taiwan ha intensificato la sua strategia di difesa, cercando di modernizzare il proprio arsenale militare. L’aviazione taiwanese è un elemento chiave di questa strategia, soprattutto considerando il crescente numero di incursioni aeree cinesi nella zona di identificazione della difesa aerea dell’isola. In questo contesto, il governo di Taipei ha manifestato la necessità di dotarsi di nuovi velivoli avanzati, in grado di garantire un migliore controllo dello spazio aereo e una risposta più efficace a eventuali minacce.
Gli E-2D Advanced Hawkeye e la reazione della Cina
Secondo fonti locali, Taiwan avrebbe richiesto agli Stati Uniti sei E-2D Advanced Hawkeye, aerei di allerta precoce e controllo prodotti da Northrop Grumman. Questi velivoli sono una versione avanzata degli attuali E-2K Hawkeye in dotazione all’aeronautica taiwanese e vantano un sistema radar capace di tracciare fino a 3.000 bersagli simultaneamente su terra e aria. Il loro raggio d’azione arriva a 300 miglia nautiche, rendendoli un’arma strategica contro i caccia stealth cinesi J-20, J-20S e J-35.
La risposta cinese non si è fatta attendere. Pechino ha condannato duramente la decisione, definendola una minaccia alla stabilità regionale. Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, ha dichiarato che la vendita di armamenti a Taiwan “mina la sovranità della Cina e danneggia le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti”. Il governo cinese ha inoltre esortato Washington a interrompere immediatamente la fornitura di armi all’isola, avvertendo che potrebbero esserci “serie conseguenze”.
Mentre gli Stati Uniti ribadiscono il loro impegno nel garantire la sicurezza di Taiwan, la tensione con la Cina è ai massimi livelli. Il rischio di un’escalation militare nello Stretto di Taiwan è sempre più concreto, alimentato da mosse strategiche che potrebbero ridefinire gli equilibri nell’area del Pacifico.