Tajani: “Ho informato Mustafa che il governo ha disposto nuovi finanziamenti”

Tajani: “Ho informato Mustafa che il governo ha disposto nuovi finanziamenti”

L’Italia riprende i finanziamenti, Il ministro Tajani annuncia 5 milioni di euro per affrontare l’emergenza umanitaria dei palestinesi.

L’Italia riprende ufficialmente i finanziamenti all’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Profughi Palestinesi), l’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un incontro con il primo ministro dell’Autorità Palestinese, Mohammed Mustafa.

Questa decisione arriva in un momento critico. Poiché i finanziamenti all’agenzia Onu erano stati sospesi a gennaio 2024 a seguito di accuse mosse dal governo israeliano contro alcuni dipendenti dell’Unrwa. Tuttavia, dopo un’indagine approfondita, l’Italia ha deciso di riprendere il supporto economico. Destinando 5 milioni di euro all’Unrwa come parte di un più ampio pacchetto di aiuti di 35 milioni di euro.

Ho informato Mustafa che il governo ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi. Di questi, 5 milioni saranno destinati a Unrwa“, ha dichiarato Tajani.

Antonio Tajani

La necessità di un ruolo di ponte

Antonio Tajani ha sottolineato l’ambizione dell’Italia di svolgere un ruolo di ponte nella risoluzione del conflitto in corso a Gaza. Secondo Tajani, la soluzione a lungo termine passa attraverso l’implementazione della formula “due popoli, due Stati”. Promossa in un contesto di cooperazione regionale e sostegno internazionale.

Nel breve periodo, invece, l’obiettivo principale è affrontare l’emergenza umanitaria del popolo palestinese e rispondere alle legittime esigenze di sicurezza di Israele. “Noi crediamo che sia necessario lavorare alla soluzione ‘due popoli, due Stati’ nella cornice di un più ampio processo politico che porti alla pace, frutto di un’azione regionale coordinata, con un forte appoggio della comunità internazionale“, ha affermato Tajani.

Le accuse di Israele e la sospensione dei finanziamenti

Il blocco dei finanziamenti all’Unrwa da parte dell’Italia e di altri Paesi occidentali è stato una reazione alle accuse israeliane del 26 gennaio 2024. Israele ha infatti presentato un rapporto alle Nazioni Unite che denunciava il coinvolgimento di diversi dipendenti dell’Unrwa negli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023. Queste precise accuse hanno spinto molti e tanti governi a sospendere in modo temporaneo i loro contributi all’agenzia.

In risposta, il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha preso immediati provvedimenti, licenziando i dipendenti coinvolti e avviando un’indagine interna per fare luce sui fatti. “Per proteggere la capacità dell’Agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un’indagine per stabilire senza indugio la verità. Qualsiasi dipendente dell’Unrwa coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali“, aveva riferito Lazzarini.

Un punto di svolta è stato rappresentato dal rapporto della commissione indipendente presieduta da Catherine Colonna, ex ministra francese. La commissione ha concluso che le prove fornite da Israele non erano sufficienti a dimostrare il coinvolgimento diretto dei dipendenti dell’Unrwa negli attacchi del 7 ottobre. Questa conclusione ha spinto l’opinione pubblica e diverse personalità politiche a richiedere la ripresa dei finanziamenti all’Unrwa.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza dell’Unrwa nel fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi, incoraggiando il governo italiano a ripristinare il sostegno finanziario all’agenzia. “Occorre considerare l’essenziale funzione svolta dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Profughi Palestinesi nel Vicino Oriente e di conseguenza l’importanza di continuare a finanziarla“, ha dichiarato con forza il presidente Mattarella.

Argomenti