Tajani sui migranti: “Reazione spropositata di Parigi”

Tajani sui migranti: “Reazione spropositata di Parigi”

Il ministro degli Esteri ha commentato la reazione di Parigi sulla questione migranti che ha alzato la tensione tra i due paesi.

Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani la reazione di Parigi è stata “spropositata”, “non scarichi su di noi i suoi problemi interni” dice Tajani riferendosi alle controversie dell’opposizione di Macron suscitate dallo sbarco della Ocean Viking. Intervistato dal Corriere della Sera, Tajani incita l’Europa a fare un piano per l’Italia.

Il coordinatore azzurro precisa anche la questione delle Ong su cui il Viminale vuole intervenire. “Si danno appuntamento con gli scafisti in mezzo al Mediterraneo” ha detto Tajani precisando che “ci sono regole da rispettare. Noi chiediamo più Europa, chiediamo che la Commissione Ue faccia un codice di condotta. Non può passare il principio che le Ong si mettono d’accordo e prendono a bordo i migranti”.

In materia di immigrazione il governo italiano non cambia linea e pretende più collaborazione da parte dell’Unione europea, come ribadito dalla dichiarazione congiunta firmata con gli altri paesi del Sud di primo ingresso dei migranti.

Antonio Tajani

Tajani precisa la posizione dell’Italia

Bisogna “impedire gli sbarchi e quando si prendono le barche dei trafficanti si distrugge il motore”. Invece, bisogna aiutare i paesi in Africa, serve “un vero Piano Marshall europeo per l’Africa e accordi con Libia, Tunisia, Marocco, Niger e altri Paesi del Sahel. Nel 2050 gli africani saranno quasi tre miliardi. Il problema va risolto a monte affrontando i cambiamenti climatici, le malattie, la povertà, le guerre, il terrorismo”.

La posizione dell’Italia, inoltre, non è isolata, ricorda Tajani ma oltre a condividere questa linea con Grecia, Malta e Cipro ha anche il sostegno del rispetto dei patti anche di Germania e Lussemburgo. “Tredici Paesi Ue si sono impegnati a ricollocare 8 mila delle 90 mila persone arrivate nel 2022 e lo sa quante ne sono state ricollocate? Lo 0,13%, cioè 117” spiega il ministro sui ricollocamenti.

“Serve una scelta condivisa sul ricollocamento. Noi porremo il tema immigrazione con grande serenità e determinazione, perché il problema va avanti da anni e dobbiamo assolutamente risolverlo. Chiederò quale accordo dice che quelli italiani sono i porti dove devono sbarcare tutti i migranti. Non mi risulta che esista” ha sottolineato Tajani.