Tajani: “Tetto al prezzo del gas indispensabile”

Tajani: “Tetto al prezzo del gas indispensabile”

Il coordinatore di Forza Italia ha parlato della crisi energetica.

Ospite al Forum Ansa, il coordinatore azzurro Antonio Tajani ha detto che il centrodestra difende il potere d’acquisto delle pensioni e degli stipendi. Per quanto riguarda la crisi energetica per il numero due di Forza Italia “è indispensabile mettere un tetto al prezzo del gas, non solo quello russo. Bisogna evitare speculazioni. Intanto, a livello nazionale, attendiamo l’approvazione del dl aiuti bis in Parlamento“.

Riguardo ad un decreto aiuti ter, per Tajani servono nuovi fondi reperibili o da uno scostamento o con un recovery europeo oppure un “fondo misto pubblico-privato nei settori energia, alimentare, immigrati e ricostruzione Ucraina. Dunque serve una azione a livello europeo e a livello nazionale”.

Antonio Tajani

Tajani: “Forza Italia garante europeo”

Il coordinatore Tajani ha incontrato gli investitori internazionali e precisa che “Forza Italia è una forza garante a livello europeo, ha una grande competenza nella politica internazionale“. Il forzista si dice contrario ad un altro governo di larghe intese mentre per la decisione del candidato premier, qualora vincesse il centrodestra, sarà del Capo dello Stato basandosi su chi prenderà più voti. Sarà il presidente della Repubblica a decidere, ribadisce.

Sul lavoro e le pensioni, Tajani chiarisce che il centrodestra punta alla creazione di lavoro e la crescita economica del paese. Sottolinea la necessità di una revisione della politica sociale per aiutare chi non può lavorare e i pensionati più anziani con redditi più bassi. “Lo Stato deve dare i soldi per aiutare chi ha più bisogno ed evitare che qualche imbroglione se ne approfitti. Questo non vuol dire far saltare misure già esistenti ma ricalibrarle in base a queste esigenze” puntualizza riferendosi al reddito di cittadinanza.

Infine, Tajani ribadisce il posizionamento in politica estera della coalizione di centrodestra e che non vi sarà alcun cambiamento nell’assento filoatlantico e occidentale e nel sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia.