Giammarco Tamberi e i rischi legati a una dieta povera di grassi e ricca di proteine che ha causato problemi di salute.
Giammarco Tamberi, il campione di salto in alto, ha recentemente rivelato la sua drammatica esperienza alle Olimpiadi di Parigi 2024, culminata in una dolorosa lotta con i calcoli renali che hanno compromesso le sue prestazioni. Questo episodio ha portato all’attenzione pubblica i pericoli delle diete estreme, seguite dagli atleti per raggiungere il massimo della forma fisica.
La dieta seguita da Tamberi, particolarmente povera di grassi e ricca di proteine, potrebbe essere stata un fattore determinante nella formazione dei calcoli renali, un problema che ha influenzato negativamente il suo percorso olimpico. Come riportato da adnkronos.com
Gli effetti della dieta di Tamberi sui calcoli renali
Durante la preparazione alle Olimpiadi, Tamberi ha dichiarato che la sua percentuale di grasso corporeo era scesa sotto il 3,5%, un livello considerato molto basso e al di sotto della soglia di sicurezza per un uomo adulto.
Questo, unito alla drastica perdita di oltre cinque chili di peso corporeo, ha portato a complicazioni metaboliche significative, culminate nella dolorosa formazione dei calcoli renali. La scelta di seguire una dieta così rigida, con un’attenzione quasi esclusiva alle proteine e una drastica riduzione dei grassi, ha compromesso non solo la sua prestazione fisica, ma anche la sua salute generale.
I rischi delle diete iperproteiche negli atleti
Seguire diete estremamente restrittive può avere conseguenze gravi sul corpo, specialmente quando si superano i limiti fisiologici. La riduzione drastica della massa grassa, oltre a indebolire le prestazioni atletiche, può compromettere la funzionalità del sistema immunitario e alterare importanti processi biologici. In particolare, una percentuale di grasso corporeo inferiore al 4,5% è stata associata a una diminuzione delle capacità di termoregolazione e resistenza fisica.
Nel caso di Tamberi, la combinazione di una dieta povera di grassi, una elevata assunzione di proteine e la conseguente disidratazione hanno favorito la cristallizzazione dei soluti litogeni nelle urine, come gli urati, portando alla formazione dei calcoli. La sua esperienza è un monito per tutti gli atleti e i loro preparatori: le diete estreme possono avere un impatto devastante sulla salute e non dovrebbero essere emulate senza una supervisione medica adeguata.