Tar Lazio sospende il decreto sul CBD: cosa succede
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tar Lazio sospende il decreto sul CBD: cosa succede

Foglia Cannabis

Il Tar del Lazio sospende il decreto sul CBD, accogliendo il ricorso degli imprenditori della canapa. Le novità del settore della cannabis.

Il Tar del Lazio ha deciso di sospendere il decreto del Ministero della Salute che inseriva il CBD (cannabidiolo) nella lista delle sostanze stupefacenti, accogliendo il ricorso presentato dagli imprenditori della canapa. Questa sentenza rappresenta una svolta significativa per l’intero settore della canapa industriale, che rischiava gravi conseguenze a seguito del provvedimento governativo.

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foglie di cannabis
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Il Tar del Lazio sospende il decreto sul CBD: una vittoria per gli imprenditori della canapa

Il decreto, emanato il 27 giugno 2024, aveva sollevato preoccupazioni tra gli operatori economici e le associazioni di categoria. In particolare, il decreto avrebbe potuto comportare sanzioni penali per chi commercializzava il CBD in composizioni orali, equiparandolo a sostanze psicotrope o stupefacenti. Gli imprenditori, con l’assistenza legale dei propri avvocati, hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo, sottolineando l’infondatezza scientifica del provvedimento.

Gli imprenditori esultano: una tutela per il settore della canapa

Gli imprenditori della canapa hanno espresso grande soddisfazione per la decisione del giudice amministrativo. Secondo loro, l’applicazione del decreto avrebbe causato “un danno irreparabile” al settore, minacciando posti di lavoro e l’intera filiera produttiva. Il CBD, infatti, non ha effetti psicoattivi e non crea dipendenza, come confermato da esperti in medicina legale. Inserirlo tra le sostanze stupefacenti avrebbe comportato una distorsione del mercato e rischi di natura penale per chi opera nella legalità.

La decisione del Tar permette quindi di mantenere in vita un settore che, specialmente nelle aree rurali, rappresenta un’importante opportunità economica. In particolare, le piccole e medie imprese agricole si affidano alla coltivazione e alla trasformazione della canapa come fonte di reddito. Coldiretti Liguria, che ha partecipato al giudizio a sostegno del ricorso, ha ribadito come la canapa industriale costituisca una risorsa per l’economia sostenibile e l’agricoltura italiana.

Questa è la seconda sospensione cautelare ottenuta nei confronti del decreto del Ministero della Salute, e gli imprenditori si dicono pronti a continuare la battaglia per garantire un futuro sicuro e stabile al settore. Secondo Raffaele Desiante, presidente di Imprenditori Canapa Italia, la sospensione del decreto è una vittoria per chi crede nello sviluppo sostenibile e legale della canapa industriale in Italia.

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ultimo aggiornamento: 11 Settembre 2024 13:22

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