La futura premier è già a lavoro sul piano internazionale.
La politica estera di Giorgia Meloni è già avviata ad una settimana dalle elezioni. La prossima presidente del Consiglio ha sentito ha telefono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è congratulato con lei per il successo di Fratelli d’Italia, come aveva già fatto via Twitter. Il presidente ha anche assicurato di essere certo di poter contare sulla collaborazione con il prossimo governo.
Zelensky ha anche ringraziato l’Italia per “il nuovo decreto sull’invio delle armi appena esaminato dal Copasir”. Il presidente ucraino ha poi “formulato l’auspicio che Meloni possa recarsi quanto prima a Kiev” scrive in una nota Fratelli d’Italia. Dal canto suo, la futura premier ha ringraziato Zelensky e ha ribadito la vicinanza del suo partito a Kiev e il sostegno alla libertà del popolo ucraino. Meloni ha inoltre condannato e non riconosciuto i referendum di annessione da parte di Mosca.
Meloni ribadisce il sostegno a Kiev
Giorgia Meloni ha anche ribadito il suo “impegno per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione del conflitto” e la necessità di introdurre nuove sanzioni con l’ottavo pacchetto Ue. “Grazie per il vostro fermo sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale del nostro Stato”, ha concluso Zelensky. Questa telefonata tra Giorgia Meloni e il presidente Zelensky sancisce la linea di continuità del prossimo governo con quello uscente in politica estera e allontana ancora di più la leader dai suoi alleati.
La distanza da Salvini e la presa di posizione di Meloni è confermata anche dall’intenzione di continuare sulla fornitura militare a Kiev. La presidente di FdI sta seguendo da vicino il lavoro del governo uscente e intende garantire una linea di continuità. Non rinnega però il suo orientamento fermo politico che conferma con la telefonata a Benjamin Netanyahu. Nello stesso momento però è intenzionata a dialogare con Macron per non restare isolata a Bruxelles.
