Telefonata tra Salvini e il presidente Mattarella. Il leghista: “Fiducia nella magistratura vacilla”.
ROMA – Lunga telefonata tra Salvini e il presidente Mattarella. Un colloquio telefonico richiesto dal leader della Lega per esprimere al Capo dello Stato il proprio stupore per le rivelazioni de La Verità ma anche la preoccupazione per la situazione economica italiana e l’amarezza per quanto accaduto in Parlamento durante l’informativa del premier Conte.
L’ex ministro dell’Interno, inoltre, ha anticipato al presidente della Repubblica una lettera su quanto scritto da La Verità.
La lettera di Salvini al presidente Mattarella
Nella missiva, riportata dall’Adnkronos, Matteo Salvini ha precisato come la sua fiducia nei confronti della magistratura “vacilla al cospetto delle notizie sugli intendimenti di alcuni importanti magistrati italiani […]. Quelle frasi captate nell’ambito del procedimento a carico di Palamara, palesano, invero, una strategia diffusa largamente condivisa un’offensiva nei miei riguardi da parte della magistratura. Tutto ciò intacca il principio della separazione dei poteri e desta in me la preoccupazione concreta della mancanza di serenità di giudizio tale da influire sull’esito del procedimento a mio carico“.
“Come noto – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno – a ottobre inizierà l’udienza preliminare innanzi al Gup presso il Tribunale di Catania ove sono chiamato a rispondere dell’ipotesi di sequestro di persona […]. Non so e i vari interlocutori facciano parte di correnti della magistratura o se abbiano rapporti con i magistrati che mi giudicheranno tuttavia la fiducia nei magistrati inizia a vacillare“.
L’appello a Mattarella
In conclusione della missiva Matteo Salvini si è rivolto al Capo dello Stato: “Mi appello al Suo ruolo – ha scritto il leader della Lega – affinché mi venga garantito, come deve essere garantito a tutti i cittadini, il diritto di processo giusto nel rispetto dell’articolo 111 della Costituzione“.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/
