Tempesta magnetica e fenomeni spaziali, serve collaborazione europea
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Direttore: Alessandro Plateroti

ESA, tempesta magnetica e fenomeni spaziali, serve collaborazione europea

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ESA, serve una collaborazione europea per fronteggiare i rischi legati a eventi meteorologici spaziali potenzialmente dannosi.

Tempesta magnetica, possibili ripercussioni si smartphone e altri dispositivi elettronici. Gli studi dell’ESA hanno evidenziato una perturbazione cosmica che potrebbe avere ripercussioni sui dispositivi come telefoni cellulari, TV e sistemi come Google Maps.

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Tempesta magnetica, serve ragionare sul futuro ma senza allarmismi

È bene specificare che non serve fare allarmismi ingiustificati. Insomma, se qualcuno dovesse parlare di un nuovo big bang informatico ipotizzato (e mai verificatosi ovviamente) per il 2000 sta mentendo. E anche chi parla di una sorta di fine del mondo in stile profezia degli avi.

Molto più semplicemente la tempesta magnetica potrebbe danneggiare i satelliti causando così il malfunzionamento (o l’interruzione momentanea del servizio) di reti cellulari, connessioni Gps e reti per la navigazione internet.

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Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/smartphone-posizione-lg-navigazione-2198559/

Tempesta magnetica, i rischi

Negli ultimi 10-20 anni c’è stata una crescente consapevolezza internazionale dei rischi per la società moderna a causa di eventi meteorologici spaziali avversi e potenzialmente dannosi – e in casi estremi persino disastrosi. Molti singoli paesi e persino organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite (ONU) hanno iniziato ad aumentare le loro attività preparandosi e mitigando gli effetti delle avversità meteorologiche nello spazio. Come nel resto del mondo, in Europa esiste anche l’urgente necessità di coordinare gli sforzi del tempo spaziale nei singoli paesi, nonché all’interno e tra le organizzazioni europee come l’Agenzia spaziale europea e l’Unione europea“, recita il recente articolo dell’Swsc Journal.

La necessità di una collaborazione a livello europeo

In un’altra parte della relazione si analizzano anche i rischi e le possibili conseguenze dei fenomeni e si ribadisce l’invito a una collaborazione a livello europeo

“Gli Stati europei dovrebbero valutare regolarmente la loro esposizione ai rischi di SWx e coordinare e combinare i loro studi a livello regionale ed europeo per coprire l’interdipendenza delle infrastrutture tecnologiche. Ciò richiede una stretta collaborazione tra decisori, scienziati SWx, fornitori di servizi e utenti finali”.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2019 15:27

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