La tensione tra Biden e Netanyahu cresce a causa delle accuse del presidente americano. Il premier israeliano risponde duramente.
Le tensioni tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno raggiunto un nuovo apice. L’amministrazione Biden ha apertamente criticato l’approccio di Netanyahu nel conflitto a Gaza, accusandolo di non fare abbastanza per raggiungere un accordo di pace. Queste dichiarazioni hanno innescato una forte reazione da parte del governo israeliano, che ha definito le accuse “sconcertanti” e “pericolose”, rifiutando qualsiasi ipotesi di ritiro dal corridoio di Filadelfia, una zona strategica tra Gaza e l’Egitto.
Crescente tensione tra Biden e Netanyahu
Netanyahu ha risposto alle critiche con fermezza, sottolineando l’importanza del corridoio di Filadelfia nella strategia di difesa israeliana. Durante una conferenza stampa, ha illustrato come questa area sia cruciale per impedire il rifornimento di armi ad Hamas e la costruzione di tunnel sotterranei. Ribadendo che l’esercito israeliano non si ritirerà da questa posizione vitale. Il premier ha inoltre espresso il suo disappunto per la perdita di ostaggi israeliani, affermando che Hamas pagherà un prezzo alto per le loro vite.
Il ruolo di Biden e le pressioni internazionali
Joe Biden ha manifestato pubblicamente la sua frustrazione nei confronti dell’operato di Netanyahu. La tensione tra i due leader è stata ulteriormente esacerbata dalla decisione del governo britannico di sospendere parzialmente la fornitura di armi a Israele. Londra ha giustificato questa mossa con il “chiaro rischio” che tali armamenti possano essere utilizzati per violare il diritto umanitario internazionale.
Nonostante l’intensificarsi delle pressioni internazionali, Netanyahu ha continuato a difendere la sua posizione, accusando indirettamente il leader di Hamas di essere il vero ostacolo alla pace. Dal canto suo, Biden ha ribadito che gli Stati Uniti presenteranno una proposta finale nelle prossime settimane, una proposta che potrebbe rappresentare un’ultima opportunità per raggiungere un accordo. Tuttavia, la sensazione diffusa è che entrambe le parti stiano giocando una partita a lungo termine, in attesa di vedere come si evolveranno le elezioni presidenziali americane.